Dall’incipit della tesi:
I primi tentativi di dare alle normali regole diplomatiche una sola regola organizzativa, risalgono alla notte dei tempi. In effetti la certezza da sempre ricercata dalla razza umana nei rapporti interpersonali, e’ stata gradualmente trasferita, con l’evoluzione del concetto di stato, nei rapporti fra gli stessi. Non possiamo, per esempio, dimenticare il ruolo svolto, in epoca storica, dagli aruspici romani o dai per noi più’ lontani druidi celtici.
Fermo restanti questi validissimi antecedenti, la storia dell’organizzazione democratica non può’ non datarsi, nella sua forma definitiva, con l’inizio del secolo ventesimo, col parallelo affermarsi dell’ideale di stato nazionale, geloso delle sue prerogative, al posto di una serie di stati sopranazionali.
La società delle Nazioni vide finalmente la luce mediante i trattati di pace del 1919 con gli Stati vinti della prima guerra mondiale: essa mediante arbitrato generale doveva provvedere alla generale pacificazione di un mondo al fine senza guerra giacche privato della componente degli imperi assolutistici, usciti sconfitti dalla guerra. Per la prima volta un’istituzione non partiva da un qualsivoglia interesse nazionale, ma da una volontà di esclusiva ed assoluta sovranità generale, deputata al mantenimento della più esclusiva imparzialità e giustizia verso tutti gli Stati membri. Quasi come corollario essa dichiarava aperta l’accettazione di qualsiasi Stato, su richiesta di questi, marcando ancor maggiormente una sua volontà ecumenica e mondiale, a contrastare il processo di balcanizzazione, apertosi, specie in Europa, con i trattati di pace.
Relatore prof. Luigi Sico, anno accademico: 1995/96, Università degli Studi di Napoli, Facoltà di Giurisprudenza, tesi di Laurea in Diritto Internazionale. Nota: l’autore ci comunica di voler dedicare la tesi alla madre.