(voce di SopraPensiero)

 

Pubblicato Letteratura d’oltretomba di Ernesto Bozzano.

In questo testo l’autore analizza 12 casi di psicografia – dettate cioè da entità che si autoqualificano come spiriti di defunti – , le cui vicende vanno al di là della spiegazione ovvia di attività dovuta ad autosuggestione o a rudimentale elaborazione onirica.

Nei casi descritti e analizzati una serie di indizi solidi sembrano consentire l’attribuzione degli scritti esaminati a interventi esterni al medium. Si parte quindi dall’esperienza di Enrichetta Beecher-Stowe, ed il suo famoso romanzo La Capanna dello Zio Tom, da quella di Francesco Scaramuzza e dalle sue opere dettate nientemeno che da Ludovico Ariosto e Goldoni. Si parla poi della conclusione del romanzo Edwin Drood, rimasto incompiuto, e dettato al medium direttamente da Dickens. Particolare attenzione alle esperienze medianiche di Victor Hugo e Oscar Wilde e ai casi William Sharp-Fiona Macleod e a quello ancor più intrigante di Patience Worth e Mrs. Curran. Si passa poi ai voluminosi Scritti di Cleopa dettati a Miss Geraldine Cummins, e agli scritti sacri dettati al rev. Bush che vengono direttamente da spiriti vissuti al tempo di Cristo.
Il testo è caratterizzato dal particolare stile del Bozzano che sempre si sforza di trattare le vicende «supernormali» utilizzando metodi e linguaggio il più possibile vicini a quelli della classica analisi scientifica.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Tra le multiple forme che assumono le manifestazioni medianiche d’ordine intelligente, vi è pur quella della estrinsecazione di opere letterarie, talvolta assai voluminose, dettate psicograficamente da entità sè affermanti gli «spiriti dei trapassati».
Non è il caso di osservare che molte di tali produzioni medianiche non resistono alla più superficiale analisi critica, dimostrandosi palesemente il frutto di una grossolana e più o meno sconclusionata elaborazione onirico-subcosciente, con personificazioni sonnamboliche concretatesi per suggestione od autosuggestione; personificazioni le quali non possono far di meglio che valersi delle risorse di coltura e d’ingegno inerenti alle personalità coscienti dalle quali derivano, con la conseguenza che le opere letterarie dei presunti spiriti comunicanti si dimostrano ben sovente così rudimentali da tradire la loro origine, eliminando ogni dubbio in proposito.
Il che non impedisce che accanto ai pseudo-mediums si rinvengano i mediums genuini, pel tramite dei quali si estrinsecano talvolta opere letterarie di gran merito, le quali inducono seriamente a riflettere, in quanto non possono in modo alcuno attribuirsi a una elaborazione subcosciente della limitatissima coltura generale propria ai mediums che le dettarono.