L’Arlesiana è un melodramma in tre atti di Francesco Cilea su libretto di Leopoldo Marenco tratto dall’omonimo dramma di Alphonse Daudet.

Fu rappresentato per la prima volta il 27 novembre 1897 al Teatro Lirico di Milano, senza che ottenesse un successo significativo, nonostante la presenza di Enrico Caruso, all’epoca appena ventiquattrenne, praticamente ai suoi esordi.

L’esito fu migliore circa un anno dopo, quando il 22 ottobre 1898 l’opera, ridotta da 4 a 3 atti, fu rappresentata nello stesso teatro.

Una terza versione, drasticamente rimaneggiata, andò in scena al Teatro San Carlo di Napoli il 28 marzo 1912 diretta da Vittorio Gui. Ulteriori modifiche furono effettuate nei decenni successivi, tra cui l’aggiunta del preludio nel 1936 e dell’intermezzo sinfonico che apre il terzo atto nel 1938.

Fra le modifiche operate nei vari rifacimenti vi è anche l’abolizione dell’aria “Una mattina”, nota nel corpus delle liriche col titolo “Alba novella”, solo in tempi recenti ricondotta alla prima versione dell’opera in quattro atti.

Nel complesso si può affermare che L’Arlesiana è una delle partiture che hanno subito il maggior numero di rimaneggiamenti nella storia dell’opera, a dimostrazione dell’affetto che il compositore nutrì per la sua terza opera, e che egli espresse a chiare lettere nei Ricordi, ma anche della parziale insoddisfazione per il risultato estetico.

Una caratteristica insolita della vicenda è l’assenza fisica del personaggio femminile che dà il titolo all’opera. Infatti l’affascinante ragazza di Arles della quale è innamorato il protagonista, Federico, non compare mai in scena, ma la sua presenza incombe continuamente sulla vicenda. Federico ne è pazzamente innamorato ma, giunto finalmente il momento del matrimonio, è costretto a rinunciarvi a causa di Metifio, che vanta un diritto sulla giovane esibendo alcune lettere d’amore che l’Arlesiana gli ha scritto. Federico si dispera e la madre Rosa riesce a convincerlo a dimenticare la giovane di Arles sposando Vivetta, figlioccia della stessa Rosa, una brava ragazza del paese da tempo innamorata di lui. Convinto di aver superato la sua malattia d’amore, Federico decide di accettare il suggerimento della madre, ma proprio il giorno fissato per le nozze, la ricomparsa di Metifio risveglia in Federico la passione e la gelosia per l’amata di un tempo, fino a spingerlo al suicidio gettandosi dall’alto del fienile.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/L’Arlesiana_(opera)

Scarica gratis: L’Arlesiana di Francesco Cilea.