Pubblicato “La umanità del figliuolo di Dio” di Teofilo Folengo.

Dall’incipit del libro:

Da più persone, secondo il mondo, a me benevole sono stato importunamente sollecitato di dovere a’ ricchi e poderosi uomini, sì come a grossi pesci, gittar l’amo di questi miei semplicissimi ragionamenti per adescarne, oltra il favore, eziandio qualche cosetta de li dati a loro beni di fortuna. Io che, la Dio mercé, con meco mi godo di non aver terreno più di quello si mi appiccia in andando sotto le piante, me ne sono liberamente riso; parendo egli a me non esser prodezza di fedel cavalliero di povertá il così voler fare, tuttoché se ne potesse non meno empier de ambiziosi perfumi la testa che del loro argento la borsa. E tanto più che essi valorosi principi né più né meno portano bisogno di questi miei così fatti componimenti perché ne possano esser fatti per lode immortali, che io di quelle facultá loro perché ne resca più beato di quello mi sono.