Il naso della storia è quello di un bambino (Maso), che aveva la pessima abitudine di esplorare in continuazione le sue narici con una o più dita, incurante dei rimproveri della madre.
Dai e dai, il naso di Maso diventa qualcosa di enorme, e sarà la causa di una serie di avventure: dal suo rapimento da parte di una compagnia di saltimbanchi, che lo spacciano per nero abissino (l’Italia veniva dai suoi primi sfortunati tentativi coloniali in Eritrea), alla fuga in mare (con un tavolino intorno al collo) per sfuggire al pubblico inferocito, all’incontro con i briganti che in Corsica utilizzavano il suo naso come nascondiglio per contrabbandare la propria corrispondenza.
Scritto in ottave di versi endecasillabi e pubblicato nel 1912, la storia è un divertente racconto per bambini, da utilizzare come esempio educativo contro le cattive abitudini igieniche.
Belle le illustrazioni di Corrado Sarri.
Sinossi a cura di Claudio Paganelli
Dall’incipit del libro:
….Vi dirò la novella dello stento
che dura tanto tempo…. ed ho finito,
Una più lunga? E io come l’invento?
Ehi, tu, Tonino! levati quel dito
dal naso… Oh, guarda! questo è un argomento
buono per te che sei poco pulito….
Vi dirò, dunque, quel che accadde a Maso,
per ficcarsi le dita dentro il naso.
Scarica gratis: La storia d’un naso di Luigi Bertelli (detto Vamba).