Pubblicato “La società morente e l’anarchia” di Jean Grave.
Dall’incipit del libro:
“Fra i miei amici ne ho uno, che mette una buona volontà davvero ammirevole, a comprendere le cose. Naturalmente, egli aspira a tutto ciò che è semplice, grande e bello. Ma la sua educazione, soffocata da pregiudizi e menzogne, inerenti ad ogni educazione cosidetta superiore, lo ferma quasi sempre nei suoi slanci verso la propria elevazione e liberazione spirituale. Vorrebbe emanciparsi del tutto dalle idee tradizionali, dai secolari ingranaggi in cui, suo malgrado, resta impigliato il suo spirito, e non può. Spesso viene a trovarmi, e allora parliamo a lungo. Le dottrine anarchiche, così calunniate dagli uni, così mal comprese dagli altri, lo preoccupano; ma la sua equità è così grande, ch’ei giunge, se non ad accettarle tutte, almeno a capirle.”
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