Questo romanzo è il secondo della “trilogia delle guerre di religione” scritta da Dumas (padre) tra il 1845 e il 1848, segue La Regina Margot e precede I Quarantacinque. Diversi personaggi storici compaiono nei tre romanzi, tutti basati su episodi della storia di Francia, ma talvolta adattati da Dumas alle esigenze del romanzo.

L’azione de La signora di Monsoreau si svolge nel 1578 durante il regno di Enrico III di Valois, e ha come sottofondo storico i contrasti fra il re ed il fratello Francesco, duca d’Anjou, che cospira con il duca di Guisa, ma accetta anche l’aiuto dei protestanti guidati da Enrico di Navarra, al fine di costringere il fratello a cedergli il trono.

Fra i nobili della corte di Enrico è presente il signore di Saint-Luc, mentre tra quelli legati al duca d’Anjou c’è Bussy d’Amboise. I due pur militando in campo avversario si rispettano e diventano amici nel corso del romanzo, anche a causa dell’amicizia che lega Giovanna, moglie di saint-Luc, con la bellissima Diana di Méridor, di cui si innamora Bussy.

Il romanzo d’amore che segue le vicende dei due amanti si intreccia con gli episodi storici, i duelli e le congiure politiche. Diana pur ricambiando l’amore di Bussy, è costretta a sposare il signore di Monsoreau, Gran Cacciatore di Enrico e follemente geloso della sua bellissima moglie. Da questi due nuclei centrali, quello storico politico e quello amoroso, si dipartono, come è costume di Dumas, una serie di personaggi secondari e trame intrecciate, che portano quest’opera a contare tre libri e oltre cento capitoli nell’edizione originale francese.

La traduzione italiana qui riportata si deve a Luigi A. Garrone, e si concentra nella descrizione dell’intreccio amoroso, riassumendo notevolmente le pagine dedicate all’intrigo politico, che talvolta risulta poco chiaro al lettore italiano per la mancanza di alcuni dialoghi esplicativi delle vicende politiche (integrale è invece la traduzione dovuta a M. Dazzi e pubblicata negli anni Settanta, ancora sotto diritti d’autore).

L’opera resta comunque più che godibile e rispecchia lo stile e le predilezioni di Dumas, che del romanzo storico vuole fare uno strumento di cultura popolare per i francesi, sia pur nobilitando la controversa figura di Bussy d’Amboise in quella di un cavaliere coraggioso e romantico.

La popolarità del romanzo è testimoniata dalla presenza di opere teatrali, cinematografiche e televisive tratte dalla vicenda di Diana di Monsoreau. Lo stesso Dumas trasformò nel 1860 questa vicenda in un’opera teatrale, a cui seguirono tre opere cinematografiche mute tra il 1909 e il 1923, tre sceneggiati televisivi per la televisione francese tra il 1960 e il 2006, ed una serie russa in 26 episodi messa in onda nel 1998.

Del romanzo si registrano numerose edizioni italiane tutte basate sulla traduzione di Garrone; del 1977 è invece una edizione tradotta da Maria Dazzi per Fogola.

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

La sera della domenica di carnevale del 1578, nel magnifico palazzo dei Montmorency, situato quasi in faccia al Louvre, ma sull’altra riva della Senna, si svolgeva una sontuosa festa per celebrare le nozze di Francesco d’Epinay di Saint-Luc, intimo e favorito del re Enrico III, con Giovanna di Cossé-Brissac, figlia del Maresciallo di Francia.
Il re, che aveva concessa la sua approvazione a tale matrimonio solamente dopo lunghe insistenze, aveva partecipato al banchetto con un aspetto troppo severo data la circostanza, e quella sua ostentata freddezza, quasi spettrale, aveva finito col gettare il gelo nell’anima di tutti, e soprattutto in quella della giovane sposa, la quale si era avveduta di essere da lui osservata, di quando in quando, in cagnesco. Tale contegno, però, non meravigliava nessuno, poichè tutti ne conoscevano il segreto.
Saint-Luc aveva invitato tutti gli amici del re e tutti i suoi personali, comprendendo nelle liste i principi ed i loro favoriti, ed in modo particolare quelli già da noi ben conosciuti, il duca d’Alençon, divenuto duca d’Anjou all’avvento al trono di Enrico III, ma il duca, a quanto pareva, non aveva nessuna intenzione di partecipare alla festa.
In quanto al re ed alla regina di Navarra, come abbiamo narrato in un romanzo precedente, essi si erano messi in salvo nel Béarn, di dove facevano aperta opposizione al nuovo regnante, guerreggiando alla testa degli Ugonotti.
Pure il duca d’Anjou, faceva dell’opposizione, ma in sordina, tenendosi nell’ombra, e nascondendosi dietro i suoi amici.

Scarica gratis: La signora di Monsoreau di Alexandre Dumas [père].