(voce di SopraPensiero)

Pubblicato La restituzione della geometria pitagorica di Arturo Reghini.

Dall’incipit del libro:

Proclo, capo della Scuola d’Atene (V secolo d.C.), ci ha lasciato un prezioso commento sul Primo Libro di Euclide, dal quale commento si traggono le più precise ed importanti notizie che i moderni posseggano sui risultati conseguiti e le scoperte fatte in geometria da Pitagora e dalla sua scuola.
Secondo Proclo «Pitagora trasformò questo studio e ne fece un insegnamento liberale; perché rimontò ai principi superiori e ricercò i teoremi astrattamente e con l’intelligenza pura; è a lui che si deve la scoperta degli irrazionali e la costruzione delle figure del cosmo (poliedri regolari)».
Proclo ci attesta inoltre che:
a) Eudèmo, il peripatetico, attribuisce ai pitagorici la scoperta del teorema dei due retti (in un triangolo qualunque la somma degli angoli è eguale a due retti), ed asserisce che ne davano la dimostrazione che consiste (fig. 1) nel condurre per uno dei vertici A la parallela al lato opposto e nell’osservare che, essendo eguali gli angoli alterni interni formati da una trasversale con due rette parallele, la somma dei tre angoli del triangolo è eguale a quella di tre angoli consecutivi formanti un angolo piatto. Questa, dice Proclo, è la dimostrazione dei pitagorici.