Ultimo saggio scritto da Maria Montessori, questo volume comparve nel 1952 in italiano, ma fu scritto durante il periodo che l’autrice trascorse in India, ove fu pubblicato nel 1949 per la prima volta con il titolo The Absorbent Mind. Alcune note ed esempi scelti per illustrare i concetti evidenziano questa origine indiana, un luogo ove l’autrice e le sue opere furono estremamente popolari, al punto che Gandhi disse della Montessori che “Siamo membri della stessa famiglia”.

Il sottotitolo italiano dell’opera, Mente Assorbente, fa riferimento alla capacità che ogni bambino, appena nato e nei primi anni di vita, ha di “assorbire” dall’ambiente che lo circonda tutto ciò che potrà servire a formarne il carattere e le conoscenze di base, linguistiche, motorie, morali, sociali, che lo accompagneranno per tutta la vita.

Si parte così dalla biologia, dallo sviluppo embrionale del bambino, e si definiscono i caratteri, i limiti e le potenzialità che la crescita presenta, seguendo quello che sarebbe lo sviluppo naturale della psiche infantile, lasciata libera di apprendere ed evolvere. Se la famiglia o le insegnanti arrestano questa libera esplorazione, anche con le migliori intenzioni, per alleviare la fatica del bambino, o per imporre artificiosamente la disciplina in classe ed in casa, lo sviluppo non sarà “naturale” e si presenteranno comportamenti devianti, come capricci, apatia, o viceversa, irrequietezza ed incapacità di fissare l’attenzione sugli oggetti. Diventa a questo punto estremamente delicata l’opera della maestra, che dovrà cercare di risvegliare lo sviluppo naturale della Mente Assorbente tramite l’uso di materiali didattici, ma senza intervenire esplicitamente per non interrompere la concentrazione del bambino durante queste fasi di sviluppo.

Sinossi a cura di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

Questo libro è un anello nello sviluppo del nostro pensiero e della nostra opera a difesa delle grandi forze dell’infanzia.
Oggi, mentre il mondo è diviso, e si pensa a formulare dei piani per una futura ricostruzione, l’educazione viene universalmente considerata uno dei mezzi più efficaci a questa ricostruzione poichè è indubbio che dal punto di vista psichico il genere umano è al disotto del livello che la civiltà predica di aver raggiunto.
Anch’io penso che l’umanità sia lontana dal grado di preparazione necessaria per quell’evoluzione a cui essa tanto ardentemente aspira: la costruzione cioè di una società pacifica e concorde, e l’eliminazione delle guerre. Gli uomini non sono ancora in grado di controllare e dirigere gli eventi di cui essi diventano piuttosto le vittime.
Sebbene l’educazione sia riconosciuta come uno dei mezzi atti a elevare l’umanità, la si considera ancora e soltanto come educazione della mente basata su vecchi concetti, senza pensare di trarne una forza rinnovatrice e costruttrice.

Scarica gratis: La mente del bambino di Maria Montessori.