La madre della marchesa (La mère de la marquise) è uno dei racconti lunghi compreso nella raccolta Les Mariages de Paris, pubblicata nel 1856, sull’onda del successo di Tolla (1855), il primo romanzo di About. Il racconto venne immediatamente tradotto e pubblicato in italiano.
La signora Benoît, ricca vedova borghese, ha l’ambizione di entrare a far parte dell’alta società parigina e di dimorare nel Faubourg Saint-Germain, quartiere preferito dall’aristocrazia francese. Per riuscirci prova di tutto, ma non le va bene mai niente. È talmente sfortunata da fare quasi tenerezza, nonostante il suo egoismo ed i mezzi sleali che utilizza per perseguire il suo scopo. Dapprima sposa un marchese, che si rivela un impostore, poi organizza ad Arlange, nella provincia in cui possiede una ferriera, il matrimonio della figlia con un vero marchese, che però si rifiuta di spostarsi a Parigi, città che odia. Per costringerlo, sequestra la figlia la sera del matrimonio, ma anche in questo fallirà: i due sposi, teneramente innamorati, fuggono per tornare ad Arlange, rendendo inutili gli astuti maneggi della madre.
Sembra avercela fatta, quando un vecchio barone le propone il matrimonio, ma questi muore la vigilia delle nozze.
Quando la figlia le scrive per informarla di essere incinta, la signora Benoît si riconcilia, spostando sulla futura nipote le sue speranze. Ma anche questa le va storta: i coniugi d’Outreville avranno sette figli maschi…
Sinossi a cura di Claudio Paganelli
Dall’incipit del libro:
È una vecchia storia, o lettore, che rimonterà presto a dieci anni.
Il 15 aprile 1846 leggevasi in tutt’i principali giornali di Parigi il seguente avviso: “Un giovane di buona famiglia, anziano allievo d’una delle scuole del governo, avendo studiato per dieci anni e fatti grandi progressi nelle miniere, nelle fonderie, nelle fucine, nella contabilità e nel buon governo e, taglio dei boschi, desidererebbe nella sua specialità un impiego onorevole. Le offerte a Parigi, ferme in posta, a M. L. M. D. O.”
Trovavasi allora a Parigi nel suo piccolo palazzo della via S. Domenico la signora Benoît, proprietaria delle belle ferriere d’Arlange. La signora Benoît non leggeva mai alcun giornale. E perchè li avrebbe letti? Non cercava già un impiegato per le sue ferriere; ma un marito per sua figlia.
La signora Benoît, il cui buon umore ed aspetto s’erano da dieci anni cambiati notevolmente, all’epoca di cui vi parlo, era ancora una donna amabilissima. Godeva deliziosamente di quella seconda giovinezza che la natura non accorda a tutte le donne, e che per quelle poche che hanno il bene di ottenerla, si estende dai quaranta ai cinquant’anni. La sua alta statura, un po’ maestosa le dava l’aspetto di un fiore più che sbocciato, ma che nessuno avrebbe potuto dire appassito.
Scarica gratis: La madre della marchesa di Edmond About.