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(voce di SopraPensiero)
Sotto forma di romanzo fantascientifico Flammarion ripropone la sua visione di filosofia astronomica espressa fin dal suo esordio editoriale. Nel venticinquesimo secolo la Terra sta per essere investita da una cometa e il panico serpeggia nell’umanità tra previsioni di fine del mondo e visioni meno pessimistiche.
L’urto avviene ma le conseguenze non sono definitive e l’umanità segue il suo corso per altri dieci milioni di anni. Interessanti alcune previsioni, come l’invasione dell’Europa da parte dei cinesi che paiono in qualche modo avverarsi ben prima di dove le colloca temporalmente Flammarion […]
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Il magnifico ponte di marmo che unisce la via di Rennes alla via del Louvre e che, fiancheggiato dalle statue dei saggi e dei filosofi celebri, costituisce una via monumentale di accesso al nuovo portico dell’Istituto, era letteralmente nero di gente. Una folla ondeggiante, più che camminare, sembrava rotolasse pei Lungo Senna, sboccando da tutte le strade e spingendosi verso il portico, invaso, da molto tempo, da un flutto tumultuante.
Mai nel passato, prima della costituzione degli Stati-Uniti d’Europa, nell’epoca barbara in cui la forza vinceva il diritto, in cui il militarismo governava l’umanità e l’infamia della guerra stritolava senza tregua la stoltissima umanità, mai, nei grandi moti rivoluzionari o nei giorni febbrili delle dichiarazioni di guerra1 mai le adiacenze della Camera dei rappresentanti del popolo, nè la piazza della Concordia avevano presentato uno spettacolo simile. Non si trattava di gruppi di fanatici, riuniti intorno a una bandiera, marcianti verso qualche conquista della spada, seguiti da frotte di curiosi e di disoccupati, «che andavano a vedere quel che succederebbe»: era tutta quanta la popolazione, composta di tutte le classi della società, indistintamente, sospesa alla decisione di un oracolo, nell’attesa febbrile del resultato di un calcolo che un astronomo celebre doveva render noto quel lunedì, alle tre, nella Seduta dell’Accademia delle Scienze. In mezzo alla trasformazione politica e sociale degli uomini e delle cose, l’Istituto di Francia durava ancora e ancora teneva in Europa la palma delle scienze, delle lettere e delle arti. Il centro della civiltà si era, però, spostato e il focolare del progresso splendeva allora nell’America del Nord, sulle rive del lago Michigan.
Siamo al venticinquesimo secolo.
Scarica gratis: La fine del mondo di Camille Flammarion.