Dall’incipit della tesi:
Soltanto chi non conosce quasi nulla del genere letterario chiamato Science Fiction (SF in abbreviazione , fantascienza in italiano) può credere che sia formato da un “corpus” omogeneo di racconti e romanzi. In verità le opere che rientrano in quest’ambito possono essere tra le più diverse, tanto che non vi è concordanza sui requisiti che permettano di definire una certa opera “di fantascienza”. Si tratta di una banda larghissima di temi.Si spazia dalle dis-utopie e dalle opere che esaminano i possibili rapporti tra gruppi o classi alla SF di tipo sociale (che ipotizza realtà future estrapolando da problemi vitali della nostra epoca , per esempio il degrado delle città); a quella di tipo scientifico, che esamina le conseguenze dei progressi della medicina o della genetica capaci di modificare la struttura biologica dell’animale “uomo”.
Può trattare di future intelligenze artificiali (robot, androidi, ecc.), di viaggi nel tempo e di mondi paralleli , di esplorazioni spaziali e di colonizzazione di pianeti, di contatti con forme di vita fuori dalla terra e di complesse civiltà aliene. Infine ,si considerano come SF i testi incentrati sulle possibilità e sulle creazioni della mente umana (attraverso stati mentali alterati).
Certamente non solo le tematiche , ma anche gli approcci e i moduli narrativi possono essere estremamente diversificati.
Vedremo in particolare come la SF abbia a lungo coltivato l’intenzione di essere soprattutto un mezzo di supporto e di previsione nei riguardi del progresso scientifico e tecnologico, atto per esempio a fornire il senso della grandiosità del cosmo e ad esaltare la passione per la scienze . Attualmente le opere di SF più valide e meditate sono caratterizzate da quello che si può chiamare un “ritorno al fantastico”. Ne è caratteristico un vertiginoso scorrere di esperienze e di allucinazioni.
Per esemplificare questi due opposti tipi di science fiction confrontiamo due racconti certamente molto diversi tra loro ; il primo di Isaac Asimov e l’altro di Philip K. Dick.
Relatore Giovanni La Guardia, anno accademico 1995/96, Istituto Universitario Orientale di Napoli, Facoltà di Lettere e filosofia, corso di laurea in lettere moderne, tesi di laurea in sociologia della letteratura.