Non esistono, tradotte in italiano, le opere principali di André Reuze; si trova solo qualche novella pubblicata su riviste letterarie, in genere di modesta qualità; come questa, dove un’attrice di varietà, sedotto un professore, si libera con uno stratagemma di un indesiderato corteggiatore, consolidando la devozione del professore stesso.

Anche se Professor Unrat non era ancora stato portato sullo schermo da Josef von Sternberg con Angelo Azzurro, il tema era chiaro a Reuze che però lo banalizza e lo riduce in tre pagine di stanca ironia e comicità. Peccato invece non avere di questo autore il grande romanzo sul Tour de France del 1925, Le Tour de Souffrance, il secondo vinto da Ottavio Bottecchia.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

— Devo passarvi il rasoio anche sotto le ascelle? – domandò Beniamino che, con l’autorità di un barman che prepara un coctail, faceva spumeggiare il sapone.
— Ma cosa credete? – rispose Maggy. – Non è una ragione perchè io sostengo la parte di Venere Celeste nella nuova rivista che debba esibire delle ascelle depilate. Cominciate sempre dalla nuca.
E cominciando dall’alto col pennello di tasso, come un pittore che dà del bianco sulla tela, il figaro artista segnò di un primo tocco, molto largo, il collo della giovane cliente.
— È delizioso lavorare con voi!
— Voi mi lusingate, Beniamino.
— Tutto l’onore è mio. D’altra parte, l’ho dichiarato ancor ieri, la signorina ha la pelle più fine che io abbia mai visto.
— Sì, amico mio, voi dite la stessa cosa a tutte le donne compresa mamma Grimpart, che ha almeno cinquant’anni e la pelle come la borsetta di coccodrillo che mi è stata regalata la settimana scorsa. Ora quanto all’avere l’epidermide fine e delicata lo sapevo, perchè è stato uno dei primi complimenti che mi ha lanciato il mio membro dell’Istituto, quando lo incontrai in treno.
— È in treno che la signorina ha conosciuto il signor de Estalles?
— Nel treno azzurro, andando a Nizza. Oh! Sicuro non mi ha certo paragonato a una pesca o a un fiore come avrebbe fatto un «gigolo» qualunque. È un uomo di alta distinzione. Ha una testa da busto scolpito. Io gli avevo parlato per prima… e…

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