Newton dedicò all’alchimia e alle riflessioni teologiche lo stesso impegno profuso per i suoi lavori matematici e fisici.
Sin dai primi anni a Cambridge si occupò di numerosi temi religiosi e in particolare del mistero della Trinità. Tale passione si riaccese in tarda età. Le sue riflessioni lo portarono a posizioni al limite dell’eresia, negando in particolare la divinità di Cristo e dello Spirito Santo. I suoi scritti, al riguardo erano però noti solo a una ristretta cerchia di amici fidati.
Verso la fine degli anni ‘90 del XVII secolo, il suo lavoro di revisione sulle Origini della teologia dei Gentili, fu reso noto alla principessa del Galles che ne richiese una copia.
Newton fu sempre alquanto restio a rendere pubblici i propri lavori, questi in particolare, che videro la luce solo molto dopo la sua morte. Non potendo però rifiutare una richiesta che veniva dalla corte, e per non compromettere la sua posizione come direttore della zecca, presentò questo suo scritto in forma alquanto ristretta e priva di ogni riferimento compromettente. Nasce così la Cronologia degli antichi regni emendata.
Questa operazione, se da un lato raggiunse lo scopo di nascondere il suo reale pensiero su alcuni dogmi della Chiesa, produsse però un’opera contenente solo una sequenza di date, ricalcolate togliendo 400 anni alla cronologia della Grecia antica, e di successioni di dinastie, priva di uno scopo evidente e significativo.
Sinossi a cura di Gianluigi Trivia
Dall’incipit del libro:
Le Greche Antichità sono piene di Poetiche Finzioni, perchè i Greci nulla scrissero in Prosa prima che Ciro il Persiano conquistasse l’Asia. Ferecide nativo dell’Isola di Sciro nell’Egeo, e Cadmo Milesio allora introdussero lo scrivere in Prosa. Ferecide Ateniese, circa la fine del Regno di Dario Hystaspe, scrisse di Antichità, e ne dispose l’Opra per Genealogie: Egli fu stimato uno de’ migliori Genealogisti. Epimenide l’Istorico procedette egli ancora con lo stesso metodo; ed Hellanico dodici Anni antenato ad Herodoto, condusse la sua Istoria per via delle etadi, ovvero Successioni delle Sacerdotesse di Giunone Argiva. Altri disposero le Istorie loro, computandone i Tempi per via de i Re di Lacedemonia, o degli Arconti d’Atene. Hippia Eleo, trent’Anni in circa avanti la Caduta del Persiano Impero, pubblicò un ristretto o vero un Catalogo degli Olimpici Vincitori: E dieci Anni in circa prima di essa caduta. Ephoro discepolo d’Isocrate scrisse una Cronologica Istoria di Grecia, cominciandola col ritorno degli Heraclidi nel Peloponneso, e finendo con l’Assedio di Perintho nel vigesimo Anno di Filippo il Padre del Magno Alessandro. Ma egli diresse il tutto per via di Generazioni, non essendo anche in uso la Computazione per Olimpiadi: Nè apparisce che i Regni de i Re fossero computati per numero d’Anni.
Scarica gratis: La cronologia degli antichi regni emendata di Isaac Newton.