Pubblicato “La Consociazione romagnola e gli arresti di Villa Ruffi” di Aurelio Saffi.
Dall’incipit del libro:
“Le lettere raccolte in questo Opuscolo non furono dettate da risentimento di personali offese o da spirito di parte. Lo scrivente ama, più di sè stesso e della parte sua, la dignità e l’onore dell’Italia; e se la parola gli proruppe talora dall’animo acerba e severa, ciò mosse da sdegno di tristizie esose agli onesti d’ogni partito, e che ridondano a vergogna del nome italiano. Nè le sue censure sono dirette alle opinioni contrarie alle sue, nè a que’ buoni e giusti fra i suoi avversari politici, che amano la rettitudine e la patria al pari di lui, ed onorano la terra nativa colle virtù dell’ingegno e dell’animo…”
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