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(voce di SopraPensiero)Pubblicato Intenzioni di Oscar Wilde.
Dall’incipit del libro:
La vita di Oscar Wilde è una singolare parabola morale e, insieme, un’opera di genio. Soleva dire il Poeta, giunto al culmine tragico della sua esistenza, in quel periodo della ebrezza dionisiaca, che precedette la catastrofe, ch’egli aveva posto tutto il suo genio nella sua vita; ma nulla più che il suo talento nelle opere della sua arte.
E veramente egli, che non seppe e non volle essere un grande scrittore, fu un conversatore affascinante, un favoleggiatore maravglioso: ogni pensiero gli si presentava e atteggiava nella mente sotto la specie d’un apologo, d’una fiaba, d’una novella; come uno scultore pensa, per usare ancora una sua frase, in bronzo, egli pensava e parlava in quella materia che gli inglesi indicano ammirabilmente con una parola sola: fiction. Benchè poi, nel processo della composizione artistica, la primitiva bellezza dell’invenzione si perdesse o s’offuscasse nella preziosità nell’eufuismo, nelle minuzie piacevoli e bizzarre, i1 nome di Oscar Wilde sarà ricordato negli annali della letteratura inglese come quello d’un writer of fiction, d’un novellatore: e quel suo romanzo ch’egli scrisse quasi per gioco, per convincere chi lo accusava di non sapere se non scrivere novelle, sarà ben detto la più lunga delle sue novelle, la più ricca di quello sfarzo di nonnulla sapienti, curiosi, paradossali, di cui egli si piaceva.