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(voce di SopraPensiero)
Si tratta del resoconto di una serie di conferenze sul Vangelo di Matteo, che Steiner tenne a Berna dal primo al 12 settembre 1910. L’autore ebbe modo di parlare in altri cicli di conferenze anche degli altri tre Vangeli.
Il tema non vi è trattato in modo tradizionale, né tanto meno confessionale, ma piuttosto è sia occasione di riferimento alla «scienza occulta» (di cui Steiner scrisse in dettaglio in altri testi), sia di interpretazione degli avvenimenti del Vangelo secondo una visione originale, che inquadra i fatti e le parole del Cristo nel più ampio contesto della storia del popolo ebraico, fino agli oscuri primordi della storia dell’uomo, tentando di delinearne il senso e il destino.
Benché tali interpretazioni possano apparire a tratti visionarie fino al limite dell’arbitrarietà, il lettore attento e paziente vi troverà più di un motivo di riflessione e non potrà fare a meno di notare il costante sforzo di chiarezza e di coerenza, pur in un contesto che certamente non aderisce a criteri scientifici e filologici (di cui peraltro Steiner non era affatto all’oscuro) e che può talora risultare persino «irritante».
È un testo che si rivolge a lettori aperti a prospettive totalmente «altre» rispetto a quelle che usualmente si incontrano e non esclude la possibilità di un rifiuto totale.
Sinossi a cura di Roberto Rogai.
Dall’incipit del libro:
È questa la terza volta che mi si offre qui in Svizzera l’occasione di parlare di un determinato aspetto dell’Avvenimento più grande della storia della Terra e dell’Umanità. La prima volta fu, quando in Basilea riuscì possibile parlare di questo evento dal punto di vista che suggerisce il Vangelo di Giovanni; la seconda volta quando fu possibile esporre quell’aspetto caratteristico dell’evento, che trova la sua base nel Vangelo di Luca; e questa volta, la terza, l’impulso per la mia esposizione dovrà partire dal Vangelo di Matteo. Già spesso ho indicato, che v’ha uno speciale significato nel fatto, che quell’evento ci resti conservato in quattro documenti, i quali, in certo qual modo, differiscono apparentemente fra di loro. Ciò che dà motivo alle odierne opinioni materialistiche esteriori di svolgere una critica negativa e distruttiva è appunto quello, che alla nostra convinzione antroposofica appare di speciale significato. Nessuno dovrebbe ardire di giudicare un essere o un fatto qualsiasi considerandolo da un lato solo. Più volte mi son servito dell’esempio, che chi fotografa un albero da una sola parte non può affermare che questa fotografia sia la vera riproduzione di ciò che l’albero manifesta nel suo aspetto esteriore; quando invece l’albero venisse fotografato da quattro parti se anche se ne ottenessero quattro diverse immagini poco somiglianti fra di loro, sarebbe tuttavia possibile di ottenere dalla visione complessiva di queste quattro immagini, la figura completa dell’albero.
Scarica gratis: Il Vangelo di Matteo di Rudolf Steiner.