Il profumo della carta stampata, il fruscio delle pagine, il suono ruvido della matita che sottolinea e annota rappresentano per molti il fascino ineguagliabile della lettura, quella vera, quella dei libri. Quelli che i bambini fin da piccolissimi possono toccare, sfogliare, annusare, ancora prima di saperli leggere. Tranquilli, nessuno mai ci priverà del fascino discreto del buon vecchio libro, quello che ci avvince e ci accompagna al sonno prima di tornare discreto sul comodino e non ci fa sentire la fatica di un lungo viaggio perché ci fa viaggiare in una storia.
Sicuramente gli antichi manoscritti vergati da mani d’artista dovevano esercitare uno straordinario fascino e i primi libri a stampa forse sembrarono ai più raffinati grossolani e dozzinali. Eppure l’invenzione dei caratteri a stampa ha rappresentato la rivoluzione culturale più democratica di tutti i tempi. E poi è arrivata la lettura digitale, oggi un qualunque device può contenere una biblioteca e un piccolo eReader che entra in una tasca o anche il nostro stesso smartphone possono essere riempiti di storie!
Ma come tutte le cose nuove anche la lettura digitale suscita paure e diffidenze, l’immaterialità del testo crea il timore della sua volatilità.
Ma le pagine di un libro digitale non volano via come quelle strappate da un libro di carta e un’illustrazione salvata non sbiadisce col tempo. Forse la cosa più importante che dovremmo ricordare è che la bellezza della lettura – che sia rappresentata da un libro a stampa o da un eBook – non risiede nel suo mezzo ma nella sua anima! E la lettura elettronica conserva intatta la sua lentezza, la sua bellezza, la sua capacità di arricchire il cuore e la mente.