Podcast: Apple Podcasts | RSS
Importante testo di analisi filosofica che ha conosciuto una ristampa anche nel 1975. Contiene, in apertura, la traduzione italiana dei frammenti di Empedocle, cioè circa un quinto – tanto ne rimane – dei suoi due poemi, uno di argomento fisico, Natura, e uno di argomento lustrale, Purificazioni.
Leon Robin individua in Empedocle il punto d’incontro di tre precisi influssi: il pitagorismo, l’eleatismo ed Eraclito. Jean Bollack individua invece una certo influsso e vicinanza con la fisica atomistica di Leucippo e Democrito. Ne scaturisce un’immagine di filosofo eclettico; da una parte la sua fisica si fonda su quattro elementi (termine in realtà mai usato e introdotto successivamente da Platone). Questi, per commistione e scambio, danno origine a tutto tramite le forze attive dell’Odio (Discordia per Bodrero) e dell’Amicizia.
Ma dall’altra parte troviamo l’attribuzione morale allo “Sfero” (reminiscenza dell’essere sferico di Parmenide), espressione di un dio visto come beatitudine e fase perfetta dell’essere. Lo Sfero viene raggiunto al culmine del regno di Amicizia. Tutto questo è insito nella realtà ma solo l’intelletto può arrivare a scorgerlo. Il concetto di perfezione della figura sferica viene poi ripreso nel Rinascimento da Cusano che attribuisce tale forma alla stessa anima.
Anche la biologia di Empedocle può essere interpretata sotto una visuale meccanicista, fecondata però da una creatività fantastica, talvolta confusa, ma ricca di intuizioni e di suggestioni importanti. E anche questo aspetto contribuisce a creare l’immagine di filosofo eclettico che Empedocle si porta dietro.
Bodrero si sforza con successo di condurre l’interpretazione del pensiero di Empedocle al di fuori e al di là di questa gabbia, spesso imposta dalla critica, di “filosofo eclettico”; individua nel suo pensiero e nel suo insegnamento una forte caratterizzazione unitaria che lo porta a coordinare i principi dei predecessori e dei contemporanei, dai quali aveva comunque preso le mosse per la sua concezione della natura, e ne dimostra l’originalità e complessità.
È proprio questa complessità che consente al pensiero di Empedocle di imprimere una accelerazione al dibattito all’interno dell’elaborazione filosofica greca che si esprime poi con la sofistica di Gorgia dalla quale prende origine il metodo polemico.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Tra le grandi figure che illuminano la storia del pensiero, poche, io credo, possono esercitare un’attrattiva così potente ed una suggestione così viva come quella di Empedocle. Poichè v’è in lui un così raro equilibrio tra la vastissima scienza e l’arte più squisita, tra l’intuizione profonda del vero e la forma più limpida, che colui che per la prima volta si trovi a contatto con qualcuna delle manifestazioni che ce ne sono pervenute, si sente preso dallo stesso senso di maraviglia che colpisce innanzi alle cose nuove ed arcane. E quando a poco a poco la grande figura viene completandosi e sviluppandosi nella mente, quando ad una prima impressione si sostituisce la considerazione più complessa di quanto si è potuto sino ad ora intravedere della gran luce che emana da questa personalità quasi direi misteriosa, quando infine si è avuta la nozione della molteplicità di visioni che al nome di Empedocle possono ricongiungersi, allora si sente un immenso desiderio di conoscerlo intimamente, di impossessarsi del suo pensiero, di avere di lui e delle sue dottrine l’idea più compiuta e precisa.
Scarica gratis: Il principio fondamentale del sistema di Empedocle di Emilio Bodrero.