Sinclair Lewis, che diventerà maestro nell’arte della sottile analisi del freddo conformismo che caratterizza la borghesia americana, già in questo suo primo romanzo del 1914 scandaglia e analizza in concreto aspetti e contraddizioni di una categoria sociale che conosceva molto bene. Nell’arco temporale di 15 anni giungerà al premio Nobel – primo scrittore americano ad ottenere questo riconoscimento – e i suoi romanzi svilupperanno i temi che già in embrione si trovano in questo Our Mr. Wrenn. Nell’uomo d’affari protagonista di Babbit o nell’industriale ritiratosi dalla propria attività di Dodsworth possiamo ritrovare molte delle caratteristiche di Billy Wrenn, modesto impiegato della Compagnia di Souvenirs e di Novità d’Arte. Wrenn è un uomo di circa trent’anni, scapolo, e tutta la sua vita ruota attorno al suo lavoro. Timido e impacciato, quasi ogni giorno si reca al cinema Nickelorion attendendo un gesto amichevole dell’addetto al controllo dei biglietti. Risparmia nell’attesa di poter fare un viaggio, finché non riceve una piccola eredità; lascia quindi il lavoro e si reca in Europa. Già durante il viaggio mr. Wrenn inizia a “cambiare”. Il passaggio per l’Inghilterra lo ottiene su una nave per il trasporto del bestiame e durante il tragitto la vita dura gli procura nuovi contatti umani e anche l’occasione per far valere i suoi pugni.

A Londra incontra Istra, rosso-crinita caparbia e indipendente. Lo stile di vita di Istra da un lato lo affascina e dall’altro lo spaventa, e Istra stessa vede nell’innocente americano un compagno ideale in certi suoi momenti di solitudine e bisogno. Istra induce Wrenn ad una temeraria escursione a piedi ma sul più bello fugge a Parigi e Wrenn torna in America e riprende la sua vita di impiegato ma con più sicurezza in sé stesso, e maggior disinvoltura nei rapporti con le persone. Corteggia Nelly, pensionante come lui presso un’amichevole signora, Impara a a giocare a carte. Finché Istra fa nuovamente irruzione nella sua vita. Questo sconvolge il mite Wrenn che è costretto a leggersi dentro con cura prima di prendere la strada dell’assennato piccolo borghese che è dentro di lui e dal quale non sa distaccarsi.

Sia l’umorismo che la satira rimangono sullo sfondo e, a una affrettata lettura, il romanzo può apparire piuttosto insignificante. Ma se leggiamo la motivazione per l’assegnazione del Nobel a Lewis, 16 anni dopo questa sua opera prima, troviamo che il premio gli venne conferito “Per la sua arte descrittiva vigorosa e grafica e per la sua abilità nel creare, con arguzia e spirito, nuove tipologie di personaggi”. Queste caratteristiche della sua scrittura sono già presenti, e non solo in embrione in questo suo primo romanzo, nel quale in effetti non solo Wrenn, ma numerosi altri personaggi “di contorno” sono tratteggiati con indubitabile maestria di narratore abile ed efficace.

Nel panorama letterario dell’epoca non possiamo ignorare le evidenti derivazioni e analogie rispetto al poco noto – in Italia – romanzo di H.G. Wells The history of mr. Polly (in italiano Storia di un uomo che digeriva male); ovviamente ambientato in Inghilterra, ha una profondità e spessore di satira che Lewis raggiungerà forse dopo ancora parecchi anni e altri non pochi romanzi. È comunque un filone della letteratura anglosassone che ha fornito prove eccellenti anche in anni successivi, basti ricordare Coming up for air (Una boccata d’aria) di Orwell.

La traduzione è di Cesare Pavese che ebbe il merito di proporre in Italia questo romanzo appena un anno dopo che era apparso Babbit tradotto da Liliana Scalero. Ne esistono poi due altre traduzioni successive, ad opera di Liana Ferri (con il titolo Felicità borghese) e di Beatrice Boffito Serra.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

NOTA: si ringrazia la Biblioteca Comunale Teresiana di Mantova per la disponibilità dimostrata fornendoci generosamente le scansioni dell’originale.

Dall’incipit del libro:

Il bigliettaio del Cinema Nickelorion è un personaggio pubblico che sta nella Quattordicesima Via a Nuova York, vestito di uno sfarzoso abito blu chiaro con numerosi bottoni di ottone. Egli fa un cenno a tutti i clienti e questo cenno è il più cordiale della città. Il signor Wrenn usava venirsene fino alla Quattordicesima Via, passando innanzi a tanti altri locali, appunto per ottenere quel cenno cordiale, poichè egli aveva in tutto, per trascorrere la sera, una solitaria camera ammobiliata, e, di giorno, un impiego tedioso che gli riempiva solo la testa.
Egli è noto, nella corrispondenza della Compagnia di Souvenirs e di Novità d’Arte, come «il nostro signor Wrenn» che vi può scrivere senz’altro spiegandovi ogni cosa nel modo più soddisfacente. A trentaquattro anni il signor Wrenn era impiegato a registrare le vendite della Compagnia di Souvenirs. Stava sempre curvo su note e colonne di cifre a uno scrittoio dietro il magazzino. Era un piccolo scapolo mansueto – un tipo dai comuni abiti blu comprati fatti e dai minuscoli baffetti abortiti.

Scarica gratis: Il nostro signor Wrenn di Sinclair Lewis.