Le “investigazioni” di John Silence furono pubblicate la prima volta nel 1908. Siamo di fronte senza tema di smentita a un capolavoro della letteratura fantastica scritto da uno dei più raffinati specialisti del soprannaturale. L’abbinamento delle decise capacità tipiche del detective anglosassone con una grande sensibilità per i fenomeni bizzarri e straordinari ha certamente dei precedenti illustri: basti ricordare Hesselius di Joseph Sheridan Le Fanu e lo stesso nemico di Dracula, Abraham van Helsing. Ma siamo di fronte a un autore certamente più raffinato ed efficace di Stoker, con il quale Blackwood condivideva sia gli interessi esoterici che l’adesione alla società segreta Golden Down.
Le indagini di Silence si svolgono nel mondo dell’invisibile, ma lontano da posizioni marcatamente positiviste. Silence è un medico, con solida preparazione scientifica. Forse proprio per questo può vedere nel mondo arcano e crepuscolare senza volere riportarlo a una banale realtà empirica, ma al contrario mettendo a nudo lo stretto legame che esiste tra questo mondo misterioso e la psiche dell’uomo. Legame che però non è mai scontato e nella narrazione prende sempre il sopravvento l’ambiguità e l’incertezza di questo legame. Il bagaglio delle conoscenze scientifiche dell’epoca non permette tuttavia di accantonare gli strumenti più tradizionali per combattere le forze del male: esorcismi, invocazioni, antichi rituali ma anche e soprattutto inespugnabilità mentale e spirituale. Dice infatti lo stesso Blackwood in una prefazione per una riedizione di una sua antologia di racconti:
“Il mio interesse per le questioni psichiche ha sempre riguardato la coscienza estesa od espansa. Se viene visto uno spettro, a me interessa meno ciò che è, e più grazie a cosa lo si vede. Possediamo forse facoltà che in caso di stimoli eccezionali, percepiscono al di là della normale gamma della vista, dell’udito, del tatto?”
Lontano quindi da ogni tipo di misticismo religioso e anche da quello che abitualmente consideriamo occultismo, ma vicino invece a un panteismo filosofico in cui Dio è un tutt’uno con la natura. Il tema comune è la comunicazione e il contatto tra l’uomo e le forze dell’universo, i poteri elementali che non sono solo tutto intorno all’uomo ma anche dentro lo stesso.
Nel primo caso Un’invasione psichica vediamo infatti sovrapporsi a un caso di possibile isteria una maledizione proveniente dal passato; Vecchie stregonerie ci porta in un apparente sonnacchioso villaggio francese di natura “felina” forse estremo baluardo di riti perduti; in La vendetta del fuoco è la complessa personalità dell’anziana sorella del protagonista a catalizzare una vendetta proveniente da un lontanissimo passato, mentre il fratello di lei, colonnello Wragge vorrebbe ridurre a esperienze “naturali” i fenomeni extrasensoriali che non può negare; Culto segreto rispecchia invece l’esperienza dell’autore in una scuola tedesca nel cuore della foresta nera: come il protagonista del racconto, anche Blackwood tornò a rivedere la sua vecchia scuola. Un cane al campeggio è forse la perla più rilucente di questa raccolta, una favola selvaggia e sentimentale che ha davvero pochi eguali; ambientata in uno scenario nordico di bellezza formidabile ci permette di assistere a un caso di licantropia che si intreccia con una struggente storia d’amore. Qui una rivisitazione del mito della bella e la bestia mette in connessione i più profondi desideri umani con una dimensione soprannaturale.
Non possiamo tralasciare gli elementi anticipatori di dibattiti che avranno il loro sviluppo più attivo negli anni ’70 e ’80 dello scorso secolo. Abbiamo già accennato alla polemica antirazionalista interpretata dal colonnello Wregge; ma anche il problema degli effetti della droga e delle potenzialità non scevre da pericoli soprattutto tra le mani di coloro che ne fanno uso unicamente per vizio; e infine e soprattutto la polemica anti-industriale e anti-moderna (solo apparentemente anti-scientifica) improntata ad un ecologismo ante litteram che trova il suo culmine in Un cane al campeggio dove il ritorno alla natura elimina tutte le restrizioni di una vita artificiale propria delle città affollate. Ma anche in questo caso l’ambiguità resta protagonista: il ritorno a una vita troppo “naturale” può essere pericolosissima per una sensibilità molto sviluppata…
Da ricordare che dobbiamo alla ricerca infaticabile di Gianfranco De Turris nel campo della letteratura fantastica la pubblicazione anche in Italia del sesto caso del dottor Silence A Victim of Higher Space che possiamo trovare nell’ottima traduzione di Roberta Rambelli nel volume Colui che ascoltava nel buio che raccoglie alcuni dei più bei racconti di Blackwood come The Listener e The Willows. Il testo di riferimento per questo e-book è una traduzione anonima del 1946, certamente integrale anche se in alcuni punti, possiamo dire, non troppo accurata. I numerosi refusi sono stati emendati. Una traduzione migliore è ancora di Roberta Rambelli del 1977.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del primo racconto Un’invasione psichica:
«Che cosa vi fa pensare che potrei essere utile in questo caso?» domandò il Dr. Giovanni Silence, osservando un po’ scettico la signora svedese che sedeva dinanzi a lui.
«Il vostro cuore sensibile e la vostra competenza in occultismo».
«Per carità… che terribile parola!» interruppe il dottore con gesto impaziente.
«Ebbene, la vostra meravigliosa chiaroveggenza, allora, e la conoscenza psichica dei processi coi quali una persona può essere disintegrata e annientata… si tratta dei vostri strani studi di questi ultimi anni…».
«Se si tratta soltanto di un caso di personalità multipla, protesto sul serio», interruppe nuovamente il dottore con espressione seccata.
«No! Non è questo. Ascoltatemi, vi prego. Ho bisogno del vostro aiuto! Perdonate la mia ignoranza, se non mi so esprimere come vorrei, ed ascoltatemi con pazienza. Questo caso v’interesserà certamente. Nessun altro potrebbe occuparsene meglio di voi. Non ci sono in questi casi medici o medicine che possano ridare la pace perduta!».
«Il vostro caso comincia ad interessarmi!» disse a questo punto il dottore.
La signora Sivendson tirò un sospiro di soddisfazione quando lo vide uscire nel corridoio per dire alla domestica che non voleva essere disturbato.
«Credo abbiate già letto nei miei pensieri», disse: «la vostra intuizione di quanto si svolge nella mente altrui mette veramente paura».
Scarica gratis: Il medico miracoloso. John Silence di Algernon Blackwood.