Il volume riassume tutto ciò che riguarda i movimenti del mare e la vita che in esso si svolge, tenendo conto di quelli che all’epoca (1944) erano i risultati delle ultime ricerche e teorie. Fenomeni oceanografici, biologici, meteorologici sono presentati nelle loro reciproche relazioni, con un’esposizione semplice e facilmente accessibile, corredata da numerose illustrazioni.

Sinossi a cura di Catia Righi

Dall’incipit del libro:

Le acque marine coprono circa i 3/4 della superficie terrestre, però non simmetricamente, poichè la maggior parte di esse è accumulata nell’emisfero nord; e i grandi oceani sono distribuiti in maniera tale che ad ogni larga estensione di mare si contrappongono diametralmente continenti di maggiore o minore ampiezza.
Secondo la immaginosa rappresentazione di Lowthian Green, la terraferma si può assimilare ad un tetraedro a facce curve. I tre grandi fusi continentali che si affilano in punta verso Sud corrispondono ai tre spigoli del tetraedro, e tra di essi si intercalano delle depressioni corrispondenti alle tre facce e che rappresentano le aree oceaniche.
La superficie totale del globo è di 510 milioni di Km² e di essi 156 soltanto appartengono alla terraferma e i rimanenti 354 Km² sono coperti dalle acque.
Se si considera uguale a 700 m. l’altitudine media dei continenti, il volume complessivo delle terre emerse rappresenta 100 milioni di metri cubi, mentre il volume degli oceani, si eleva a circa 400 milioni di chilometri cubi.
Dai numerosi scandagli compiuti alle diverse latitudini risulta che la superficie sottomarina è più accidentata della superficie della terra, e le più grandi profondità degli oceani misurate con i procedimenti più delicati, oltrepassano di parecchio le più grandi altezze delle montagne; difatti mentre l’Everest nell’Imalaia ha un’altezza di metri 8840, nel Pacifico, tra le isole Marianne e Caroline, i sondaggi raggiungono la profondità di metri 9030.

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