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Commedia in tre atti, scritta nel 1905 e nello stesso anno rappresentata a Londra e poi pubblicata sempre a Londra nel 1907.
Come spesso accade nelle opere di Shaw siamo di fronte a una pièce a tesi, dove lo scontro tra le due visioni del mondo, romantica e idealistica quella di Barbara, maggiore dell’esercito della salvezza, e quella pragmatica e un po’ cinica di suo padre Undershaft, proprietario di industria bellica, procede tra petizioni di principio e dissacranti e paradossali ironie. La vittoria che, si intuisce, Shaw vede come momentanea e temporanea, va alla visione “realistica”.
La tradizione della trasmissione della proprietà dell’azienda di Andrew Undershaft non prevede il lascito al primogenito ma a un trovatello con doti di ingegno e, soprattutto, manageriali.
Andrew è sposato con Lady Britomart dalla quale ha tre figli – Sarah e Stephen, oltre alla già citata Barbara, – ma i coniugi sono da anni separati. Da buona nobildonna anglosassone lady Britomart disprezza il mestiere di Andrew ma non disdegna invece i suoi guadagni che cerca in qualche modo di indirizzare a vantaggio dei figli; Sarah è vicina al matrimonio e Stephen avrebbe diritto all’eredità.
Con queste mire invita il marito che incontra quindi i figli ormai adulti ed è come se li vedesse per la prima volta. Barbara, la cui determinazione colpisce subito il padre, invita quest’ultimo a visitare l’esercito della salvezza; Andrew accetta alla condizione che tutta la famiglia sia disponibile a visitare i suoi stabilimenti. Durante la visita Andrew assiste alla conversione, in cambio di un misero pasto, di diversi poveri.
Ma accade che una donazione imprevista da parte di un produttore di superalcolici si unisca a quella di pari valore di Andrew, suscitando l’entusiasmo dei membri dell’esercito della salvezza ma lo sgomento di Barbara, che non si piega ad accettare denaro che proviene da attività di diffusione del vizio e della distruzione bellica. Ma il crollo definitivo avviene con la visita allo stabilimento delle armi. Per sconfiggere la povertà, che per Andrew non è un male ma una colpa, attorno alla fabbrica è stata edificata una città modello fondata su tranquillità e benessere.
Il fidanzato di Barbara, Cusins, anch’egli membro uscente dell’esercito della salvezza, riesce a dimostrare di poter essere considerato un trovatello e con Andrew riescono a trovare l’affinità sufficiente perché l’offerta di diventare erede dell’attività industriale bellica possa essere accettata. Anche Barbara capitola definitivamente e si convince a fare proseliti attorno alla sua fede nella città modello del padre, dove andrà ad abitare sposata con Cusins, senza ricorrere al ricatto del pezzo di pane.
La commedia, come è spesso abitudine di Shaw, è preceduta da una lunga e interessante introduzione nella quale l’autore espone le sue ragioni di fronte alla critica.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
La biblioteca in casa di Lady Britomart Undershaft a Wilton Crescent. Una sera di gennaio, dopo pranzo. Nel mezzo della stanza si trova un ampio sofà di cuoio scuro. Chi vi si siede (ora non c’è nessuno) ha a destra la scrivania di Lady Britomart, con la signora, che vi sta occupata; un’altra piccola scrivania a sinistra, dietro di sè; la porta in fondo, dalla parte di Lady Britomart, e una finestra, con sedile, proprio alla sua sinistra. Vicino alla finestra è una poltrona.
Lady Britomart è una donna sulla cinquantina, vestita bene, ma incurante del suo vestito; bene educata e tuttavia senza riguardo alla propria educazione; garbata eppure franca e incurante dell’impressione che fa sul proprio interlocutore, cortese e insieme autoritaria, tenace ed inflessibile al sommo grado; e nondimeno appare come la tipica matrona casalinga delle classi sociali superiori. È stata trattata come una bimba indisciplinata finchè poi non è divenuta una madre brontolona, piena di pratica esperienza e di attività. Ristretta di idee, per effetto del suo spirito di famiglia e di classe sociale; sì che considera l’universo proprio come se fosse una vasta casa a Wilton Crescent, e governa il suo reparto molto bene, in codesta concezione, ed è per quanto si può giudicare dai libri della biblioteca, dai quadri alle pareti, dalla musica che è nella cartella, dagli articoli che essa legge nei giornali, molto moderna e liberale.
Scarica gratis: Il maggiore Barbara di George Bernard Shaw.