Pubblicato nel 1940, quando il metodo “Pizzigoni” aveva già quasi trent’anni di vita e di applicazione, questo testo offre ai maestri dell’epoca un esempio e un sussidio per le attività manuali e pratiche da affiancare a quelle più tipiche del lavoro mentale. Il metodo, che ha il suo fondamento sulla preponderanza dell’“osservazione dei fatti” nei confronti delle parole, trova ancora oggi applicazione nell’istituto comprensivo della “Rinnovata Pizzigoni” a Milano che ha potuto, nel 2011, celebrare il centenario del Metodo Pizzigoni.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Penso di fare cosa gradita ai miei Colleghi pubblicando questo libro, che può essere loro di aiuto, dato che ho sperimentato per lungo volgere d’anni il valore del lavoro manuale quale alleato del lavoro mentale; preparazione della mano e del cervello quale ausilio a una preparazione culturale soda, basata, fin che è possibile, sulla osservazione dei fatti e non sulle parole.
I lavori vari da farsi nelle prime cinque classi elementari devono interessare i ragazzi; quindi ecco giocattoli e oggetti utili, in relazione allo studio: lavori che possono essere fatti anche collettivamente.
D’accordo che quanto è esposto in questo libro è una esemplificazione, che lascia libero il maestro di fare altro, pur che sia nella stessa linea.
Qui non si parla del lavoro manuale nelle classi superiori alla quinta, perchè dopo la quinta classe si tratta d’iniziare il lavoro di officina o di laboratorio.
Spero che i miei Colleghi giovani faranno buon viso al modesto aiuto che io, anziana della Scuola attiva, offro loro, perchè loro torni facile introdurre il lavoro nella scuola, senza smarrimenti e senza perdita di tempo.

Scarica gratis: Il lavoro nelle cinque classi elementari della scuola rinnovata di Milano di Giuseppina Pizzigoni.