Pubblicato I Diarii, tomo XI di Marino Sanudo.

Dall’incipit del libro:

A dì primo avosto. Introno capi di 40, in colegio, sire Bernardim Polani et sier Hironimo Bragadim, il terzo è sire Andrea Capello, qual fu preso a Lignago et è in man de’ francesi, et etiam è electo podestà in Antivari; sì che il 3.° mancha. Item, capi di X, sier Francesco Tiepolo, sier Piero Querini, sire Luca Trun.
Vene sier Alvixe d’Armer, con barba et paonazo, qual è stato prexom dil papa, preso provedador ad Arimano, et za uno mexe venuto, et referì zercha Rimano, e come andò provedador, et quello fece. Item, come fe’ cargar l’artelarie, et per cargar do altri pezi, sopravene che ‘l fo retenuto de comandamento dil papa etc. Item, mandò prima li fanti via; et di certa monition, soto il palazo dil podestà, fu posta a sacho per quelli di la terra. Item, disse come fu fato prexon; et à patito assai. Dia aver ducati 4000 dil signor Bortolo Liviano, per i qual restò a Roma, et non è stà pur guardato da li soi. Sonzin Benzon, ch’è stà apichato, li dia dar per cavali ducati 600; è persi. Item, n’è morti 7, et è restà alcuni, qual li ha; sì che à patito gran damno. Potè aver dil marchexe di Mantoa ducati 2000, di […] cavali; il colegio non volse, dicendo era meglio darle a zente d’arme nostre: e cussì fece. Item disse, di danari li fo mandato, à contadi ducati 620, qualli li darà. È creditor di la Signoria di assa’ spexe, et è debitor in diverssi officij, pregò la Signoria fosse sospeso il debito; e cussì fu fato.