Volume d’esordio nell’attività letteraria, nel 1909, per l’autrice Maria Freschi coniugata Borgese, pubblicato con lo pseudonimo di “Erinni”, ricco di imperizie nella composizione del verso, ma pieno di freschezza caratteristica della sua gioventù. Passeranno molti anni prima che dia alle stampe una seconda raccolta di liriche che intitolerà La collana di asfodeli.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

I quattro castelli diversi
lasciammo nell’alba infuocata.
Scendemmo alla grande vallata
incontro all’ignoto dispersi.
Al limpido fiume sostammo,
si strinsero le nostre mani,
nella notte sacra ai cristiani,
e fratelli noi ci chiamammo.
«O sorella, sorella Maria,
il tuo nome è dolce alla bocca,
te chiamando prorompe, trabocca
dall’anima la buona poesia.
E pensiamo la madre la pia,
chinata sulla nostra culla,
narrò d’una madre fanciulla
e anch’Ella si nomava Maria».
O Madre la tua chioma nera
divenne d’argento! O fratelli,
or l’agguato insidia i ribelli
non sappiamo più la preghiera.
Ma la tua mano che perdona,
dispiani la ruga precoce,
segna le fronti colla croce,
sorella Maria che sei buona».

Scarica gratis: I canti dell’alba e della sera di Maria Borgese.