Spiace che Amazon, la più grande libreria online al mondo, commetta due errori sostanziali: primo, che scelga per i suoi libri un formato non standard e chiuso (che può essere letto solo con il dispositivo da loro imposto).

Secondo: che abbia incluso nel suo Kindle uno strumento di censura che nemmeno Orwell aveva osato immaginare, di cui non sono chiare né le finalità, né i criteri di applicazione (avrete letto della cancellazione dai Kindle dei propri clienti di “1984” di G. Orwell; se non ne avete sentito parlare: <http://punto-informatico.it/2706352/PI/Commenti/cassandra-crossing-cosa-fare-delle-scuse-jeff.aspx>). Con un’involontaria ironia: la Amazon ha praticato un’odiosa censura proprio nei confronti di un grande classico della letteratura che denuncia la censura…

Da sottolineare, poi, che i libri Amazon sono farciti con dei DRM particolarmente insidiosi (i DRM sono un metodo per controllare la diffusione di un’opera digitale), quando perfino la Apple ha rinunciato ai DRM per il suo iTunes.

Quanto è successo è peggio della censura, ed è peggio di un furto.

C’è molto lavoro da fare nel mondo degli e-book…