La vicenda si svolge verso la metà del XIX secolo a Baden-Baden, località frequentata da numerosi russi in vacanza, per lo più aristocratici, ricchi mercanti, generali. Il protagonista è Gregorio Litvinov, un trentenne russo appartenente alla media borghesia, che, dopo alcuni anni trascorsi in Germania per studiare le tecniche agrarie dell’Occidente per migliorare la conduzione dei possedimenti di famiglia, prima del ritorno in patria soggiorna a Baden-Baden, in attesa che lo raggiunga la fidanzata Tatiana accompagnata dalla zia, che desidera conoscere la vita che si conduce in quell’ambiente così diverso da quello di casa.
Un giorno Litvinov in un caffè incontra Irina, che da giovane aveva amato e progettato di sposare, finché un giorno ella lo aveva improvvisamente lasciato, sconvolgendo la sua vita. Questo incontro inaspettato sconvolge ancora una volta la vita di Litvinov, che, di nuovo preso dall’amore per Irina e sperando di poter vivere con lei, lascia la fidanzata. Litvinov si accorge presto di essersi illuso, ché Irina non ha intenzione di seguirlo; ma a quel punto la sua vita è irrimediabilmente segnata, assieme a quella della fidanzata Tatiana.
Assieme alla vicenda personale del protagonista e delle due donne, oggetto del romanzo, pubblicato nel 1867, è anche l’ambiente dei ricchi e altolocati russi a Baden-Baden, descritti da Turgenev come un insieme disprezzabile di persone vane, dedite al gioco e alle chiacchiere futili e ostile alle riforme sociali, messo a confronto con la società dell’Europa occidentale, più fattiva e più progredita.
Sinossi a cura di Ruggero Volpes
Dall’incipit del libro:
Il dieci d’agosto 1862, alle quattro del pomeriggio, a Baden-Baden, davanti alla ben nota «Conversation» s’affollava una gran quantità di gente. Il tempo era piacevole: tutt’all’intorno, gli alberi verdi, le luminose case della comoda città, le colline ondulate, tutto si effondeva festosamente abbondante sotto i raggi d’un sole benefico, tutto sorrideva con una cieca confidenza e dolcezza, e quel medesimo indefinito e buon sorriso errava sui volti umani vecchi e giovani, brutti e belli. Perfino le facce imbellettate e incipriate delle lorettes parigine non guastavano la comune impressione di aperta soddisfazione e allegrezza, anzi i loro nastri screziati, le penne e il luccichìo d’oro e d’acciaio sui cappellini e sui veli, rievocavano involontariamente allo sguardo lo splendore vivace e il lieve fremito di fiori primaverili e d’ali iridescenti. Solamente lo scoppiettìo secco e gutturale del jargon francese, che si spandeva dapertutto, non poteva sostituire il cinguettìo degli uccelli nè ad esso paragonarsi.
Del resto tutto procedeva secondo il solito ordine. L’orchestra nel padiglione eseguiva ora un pot-pourri della Traviata, ora un valzer di Strauss, ora la romanza russa Dille, strumentata dall’amabile maestro concertatore.
Scarica gratis: Fumo di Ivan Sergeevič Turgenev.