Podcast: Apple Podcasts | RSS
La Fisiologia del matrimonio o Meditazioni di filosofia eclettica sulla felicità e la infelicità coniugale (Physiologie du mariage : Méditations de philosophie éclectique, sur le bonheur et le malheur conjugal, publiées par un jeune célibataire), composta nel 1829-30 dal trentenne Balzac, rientra a pieno titolo nella grandiosa struttura compositiva che lo stesso autore concepì a partire dal 1835 e che definì con il nome de La commedia umana (La Comédie humaine) (1).
Il monumentale insieme comprende 137 lavori di vario carattere: romanzi e racconti realistici, fantastici, filosofici, novelle, studi e saggi (2). Tutte le opere rientrano, nell’idea di Balzac, in tre grandi categorie: gli ‘studi analitici’ che indagano i principi che governano la vita umana e la società ; gli ‘studi filosofici’ che rivelano le cause che determinano le azioni umane; gli ‘studi di costume’ (Études de moeurs) che mostrano gli effetti di quelle cause nella vita quotidiana in sei diversi contesti: scene di vita privata, di vita di provincia, di vita parigina, di vita politica, militare e di campagna. Eugenia Grandet, presente qui in Liber Liber, rientra tra gli studi di costume, scene di vita di provincia.
La Fisiologia del matrimonio, nella prima edizione, pubblicata anonima, attribuita ad un giovane celibe, fa parte degli studi analitici. All’uscita fece scandalo e subì un provvedimento di censura, prima di essere attribuita ad Honoré de Balzac. In cosa l’opera è una ‘fisiologia’ del matrimonio?
“Fiṡiologìa s. f. [dal lat. physiologĭa, gr. ϕυσιολογία «scienza della natura», comp. di ϕυσιο- «fisio-» e -λογία «-logia»]. – Scienza che studia le funzioni degli organismi viventi, animali e vegetali, e mira a conoscere le cause, le condizioni e le leggi che determinano e regolano i fenomeni vitali (3). “
L’autore esamina in ogni aspetto l’istituzione fondamentale del matrimonio, con la perizia ed il rigore dello scienziato fisiologo ma insieme con la satira, la leggerezza e la genialità di una straordinaria penna, in grado di attaccare i luoghi comuni, gli stereotipi, le consuetudini scontate.
A partire dalla citazione iniziale delle parole pronunziate davanti al consiglio di Stato da Napoleone, al momento della discussione del Codice civile (4), segue un’indagine a tutto campo, divisa in tre parti: Considerazioni generali, I mezzi di difesa all’interno e all’esterno, Della guerra civile.
Si parte con i dati statistici per stabilire il numero totale delle mogli oneste e di quelle virtuose, delle ‘inconseguenti’ e dei predestinati ad esser ‘minotaurizzati’; si esamina la luna di miele e l’educazione impartita alle fanciulle sulla prima notte di nozze; si studia l’arredamento della casa e soprattutto viene esposta la teoria del letto: i due letti gemelli, due camere separate, un solo medesimo letto; si scrive dottamente di amanti, di adulterio, di mal di testa, di suocere, di amiche, del personale della casa, dell’arte di rientrare in casa…
Niente è lasciato fuori dal microscopio dello studioso.
Questo manuale di “sopravvivenza” matrimoniale, perché di questo si tratta, rivolto essenzialmente ai signori uomini, è ricco di satira e di boutades, di citazioni di fatti avvenuti (sarà vero?) (5) e di notazioni psicologiche. La donna è studiata in ogni sua sfaccettatura ma indubbiamente Balzac, pur rilevandone aspetti sui quali mettere in avviso il marito e pur studiandone tutte le minime astuzie, non perde occasione per raccomandarne il rispetto e la massima considerazione.
L’opera regalò al giovane autore grandissima notorietà e in qualche modo diede l’avvio all’attenta ricerca che Balzac condusse su quella società a lui contemporanea e che riportò nei numerosi racconti compresi ne La commedia umana.
La lettura, spesso molto piacevole, farà trovare ancora oggi suggerimenti molto attuali.
(1) Balzac con questo titolo si collega alla Divina Commedia di Dante Alighieri, ma invece di un’opera a carattere teologico, l’autore francese intende costruire una somma di racconti che illustri in modo quasi completo la società in cui è immerso, con tutti i suoi vizi e le sue virtù.
(2) Le opere che ne fanno parte sono state pubblicate in infinite raccolte diverse ed anche singolarmente e tradotte in tutte le lingue ed hanno avuto grandissima influenza su Flaubert, Zola, Proust, Gogol, Dostoevskij, Verga, Moravia… In lingua originale la prima pubblicazione complessiva è quella (dal 1842 al 1852) per i tipi di Charles Furne in associazione con altri, in 20 volumi in-8°. Tra le edizioni più recenti e più prestigiose è comparsa nella Bibliothèque de la Pléiade dell’editore Gallimard (dal 1976 al 1981) in 12 volumi. Non risulta che esista una pubblicazione dell’intera opera in italiano.
(3) Dal Vocabolario Treccani on line.
(4) Il Codice napoleonico (Code civil des français o Code Napoléon), che è ancora in vigore in Francia ed è considerato il primo codice civile moderno, fu emanato nel 1804.
(5) Curioso è il fatto che Henry Beyle (noto come Stendhal 1783 – 1842) sia da Balzac considerato come un esperto di ‘cose italiane’.
Sinossi a cura di Claudia Pantanetti, Libera Biblioteca PG Terzi
Dalla dedica:
Fate attenzione a queste parole («L’uomo superiore a cui questo libro è dedicato; non vuol forse dire: Siete voi?»
L’AUTORE.
La donna che, vedendo il titolo di questo libro, fosse tentata di aprirlo, può dispensarsene: ella lo ha già letto senza saperlo. Un uomo, per quanto malizioso possa essere, non dirà mai delle donne, nè tanto bene nè tanto male, quanto esse stesse ne pensano. Se, malgrado questo avviso una donna persistesse a leggerlo, la delicatezza dovrà imporle l’obbligo di non sparlar dell’autore, dal momento che, privandosi delle approvazioni che lusingano maggiormente gli artisti, egli ha in certo modo inciso sul frontispizio del suo libro la prudente inscrizione posta sulla porta di alcuni stabilimenti: Le signore non entrano qui.
Dall’incipit del libro:
«Il matrimonio non deriva punto dalla natura. – La famiglia orientale differisce intieramente dalla famiglia occidentale. L’uomo è il ministro della natura, e la società s’innesta sovr’essa. Le leggi sono fatte per i costumi, e i costumi variano.»
Il matrimonio può dunque subire il perfezionamento graduale, a cui tutte le umane cose pajono sottomesse.
Queste parole pronunziate davanti al consiglio di Stato da Napoleone, al momento della discussione del Codice civile, colpirono vivamente l’autore di questo libro; e forse a sua insaputa, posero in lui il germe del lavoro che egli offre oggi al pubblico. Infatti all’epoca in cui, molto più giovine, studiò il Diritto francese, la parola Adulterio, gli causò singolari impressioni. Immensa nel codice, giammai questa parola non appariva alla sua immaginazione senza trascinarsi dietro un lugubre corteggio. Le lagrime, la vergogna, l’odio, il terrore i delitti segreti, le sanguinose guerre, le famiglie senza capo, e la sciagura personificavansi dinanzi a lui e drizzavansi improvvisamente quando leggeva questa parola sacramentale: Adulterio!
Scarica gratis: Fisiologia del matrimonio o Meditazioni di filosofia eclettica sulla felicità e la infelicità coniugale di Honoré de Balzac.