La fascetta editoriale di questo libro quando fu messo in vendita recava scritto «Eva senza la foglia di fico». Scontato il tentativo di sfruttare commercialmente la fama di spregiudicatezza nel parlare di problemi di amore e di femminilità, di libertà di linguaggio anche nell’affrontare problemi all’epoca certamente “scabrosi”. Anche se questa aspettativa da parte di lettori in cerca di pagine pruriginose viene senza dubbio delusa, è pur vero che la scrittrice si sforza di mettere a nudo aspetti e descrizioni psicologiche, che non sono necessariamente rispondenti al proprio sentire, tipiche della femminile sensibilità e coerenti con un bisogno di sincerità che viene più volte ribadita.
Il libro è composto da due brani narrativi. Il primo, Il Frutto, appare come un riuscitissimo saggio di psicologia infantile e adolescenziale e in questo ritroviamo la Rimini migliore, giunta ad un invidiabile grado di sicurezza e maturità artistica. Non vi si trova più alcuna titubanza nella sua esposizione. Le sue opinioni potranno essere discutibili ma il lettore non può dubitare della loro solidità. Il tema è di grande difficoltà e lo svolgimento del tutto originale. Viene presentato lo stato d’animo di una bimba – il racconto è tutto “in soggettiva” – la quale a causa del divorzio dei genitori viene a trovarsi sola con i nonni. L’immedesimarsi nella psicologia della piccola Marilù, che non può comprendere il perché dell’improvviso abbandono e fa fatica a intravederne le oscure cause e le modalità, interpretando a proprio modo parole e mezze frasi provenienti dal mondo adulto, è tutto fondato sull’intelligenza percettiva dell’autrice e non certo sulla sua diretta esperienza; ma riesce a far vivere quel pensiero di fanciulla non solo con la creazione di un’atmosfera ma anche forgiando uno stile specifico appropriato in perfetta aderenza con il racconto. Frasi brevi, talvolta pensierini con poco nesso, ma contenenti invece quelle osservazioni profonde tipiche dell’infanzia. Semplicità puerile che è invece raffinata esposizione psicologica. Forse la miglior cosa che io abbia letta di quest’autrice.
Il secondo brano, Diario di una madre, piace invece assai meno. Tramite un insieme di aforismi e di pensieri che ribadiscono l’idea di amore che Pia Rimini aveva già più che abbozzato nel romanzo Il giunco e di quali implicazioni diverse esso abbia tra donna e uomo, non riesce a far pervenire che una serie di “insegnamenti” del tutto convenzionali e comuni – specialmente per l’epoca – tra le pieghe dei quali il dramma morale e sentimentale di una giovane sposa a fatica riesce a farsi strada. Prevalgono purtroppo le concessioni alla cattiva letteratura e a quel tipo di narrativa femminile che già negli anni trenta dello scorso secolo era ormai giustamente relegata nelle soffitte letterarie. Senza foglia di fico quindi, ma col paracadute che è indispensabile a Eva per non farsi troppo male negli alti e bassi dell’amore e del sentimento.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del primo racconto Il Frutto:
— Perchè non sputi nel piatto?
Marilù rigirò in bocca uno spicchio d’arancio, divise attenta e lenta la polpa dai chicchi che risputò, tranquilla, in una buccia d’arancia capovolta.
— Me l’ha insegnato la mia mamma – spiegò con la voce grossa: – Domani li metteremo ad asciugare al sole.
— Per fare che? – domandò la ragazza la quale, in piedi, aspettava che Marilù avesse mangiato.
Marilù non rispose, rovistava con l’indice fra i chicchi umidi e lucenti; e poichè l’arancia glielo aveva ingiallito, lo succhiò.
— Cresceranno delle piante – disse poi con aria d’importanza.
— Va là!
— Lo ha detto la mamma! – E Marilù saltò giù dalla sedia, tolse dal davanzale un vasetto in cui crescevano tante foglioline di un giallo tenero sugli steli sottili. – Sono piante d’arancio. La mamma le ha seminate un anno fa. Non credi? Prova – e la invitò con il gesto a strofinarne una foglia fra le dita, per odorare il delicato odore.
— Fatti togliere il tovagliolo.
— Lascia! Faccio da me. Quando sarò grande, mi compero un giardino grande e sputo chicchi d’arancia.
Scarica gratis: Eva ed il paracadute di Pia Rimini.