(voce di SopraPensiero)

Cosa è successo in Argentina dal 1976 al 1983? C’è stata la dittatura militare, certo. E i desaparecidos, una di quelle parole straniere di cui tutti conoscono il significato: giovani (e meno giovani), oppositori del regime, sequestrati illegalmente, senza denunciarne la detenzione, e fatti «scomparire» gettandone i corpi in mare durante voli organizzati dalle forze armate. In quel momento storico, Estela Carlotto sta per diventare nonna, quando sua figlia scompare. Per nove mesi. Poi il corpo viene restituito alla famiglia. Laura è morta. Non è difficile capire che l’omicidio è stato architettato dai militari. Ma Laura aveva appena partorito quando è scomparsa. Dov’è il bambino? chiede Estela. Dov’è Guido, suo nipote?
Un libro che è un piccolo gioiello, questo di Javier Folco, per il dolore ma anche per la forza che riesce a trasmettere, nel parlare di donne che per oltre trent’anni non si sono stancate di cercare i propri cari disseminati chissà dove, a volte – come nel caso di Guido – inconsapevoli di essere stati perduti dalle proprie famiglie. Desaparecidos (che non sanno di esserlo) vivi; qualcosa di straziante, di lancinante: pensavamo che non ci fosse nulla di più atroce per dei genitori che non sapere se il proprio figlio scomparso fosse vivo o morto; ora scopriamo l’orrore (prodotto da una dittatura durata sette miseri anni) di figli vivi, ma che non si sa come ritrovare. Brillantemente scritto intervallando i commenti dell’autore al racconto generoso della protagonista, una donna-madre-nonna guidata nella lotta «dal dovere, dall’amore e dal dolore», premiata per il suo impegno dall’UNESCO nel 2011 con il Félix Houphouët-Boigny, sommo riconoscimento della comunità delle nazioni, in precendenza assegnato a uomini come Nelson Mandela e Yasser Arafat. Una storia da scoprire pagina dopo pagina, e da non dimenticare. L’edizione è impreziosita dalla Prefazione di Baltasar Garzón Real (il giudice spagnolo che ha indagato sui crimini di Augusto Pinochet) e dalla Presentazione di Massimo Carlotto.


J. Folco, Estela Carlotto. Una nonna di Plaza de Mayo, ed. ANordEst, 2014, pp. 324, euro 13,90.

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Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.