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(voce di SopraPensiero)
Il compendio della conoscenza in campo di biologia evoluzionista, teorie dell’ereditarietà e genetica ovviamente per quello che era il suo sviluppo e la sua estensione agli inizi degli anni trenta dello scorso secolo (l’edizione originale del testo è del 1930, del 1934 la traduzione italiana), serve all’autore per proporre la sua idea meccanicista e riduzionista conseguente alle sue ricerche, simili a quelle di Jacques Loeb, prevalentemente su protisti.
Rispetto a Loeb, lo Jennings spiega i fenomeni riscontrati (particolarmente riguardo al tropismo in risposta a stimoli semplici) in termini di procedimento di “prova ed errore” come forma elementare di apprendimento, piuttosto che come movimenti forzati di risposta a stimoli. In quegli anni le scienze della vita erano ancora ricche di elementi lamarckiani e si impegnavano, non a torto, nella ricerca di una supposta “memoria organica” che Jennings individua come forma embrionale di coscienza costituendo con la sua ricerca un ponte tra l’approccio funzionalistico di James e le indagini di Pavlov e della sua scuola. E in questa convergenza si fonda proprio in quell’epoca un comune presupposto evoluzionistico con motivazioni essenzialmente darwiniane (e quindi non finalistiche) piuttosto che lamarkiane.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Che cosa può dire la biologia che interessi gli uomini non come zoologi o botanici, ma come esseri umani? Come può questa scienza contribuire a dare una spiegazione della nostra vita e del mondo nel quale viviamo?
L’uomo è il prototipo delle cose che la biologia studia. Esso appare come un individuo; ed anche gli animali e le piante ci appaiono generalmente come individui. Il maggior problema che si propone la biologia è quello costituito dall’origine e dalla natura degli individui, dalle loro caratteristiche, dalle loro somiglianze e differenze. Tra gli individui viventi il fatto piú notevole e di maggior importanza pratica è la loro diversità; ed è l’argomento su cui la biologia si intrattiene di piú. I diversi uomini sono ben differenti sia nelle loro apparenze, sia nelle loro abitudini. Ciascuno ha una particolare coscienza, una particolare identità; cosicché l’ultima esperienza di ciascuno di essi si distingue da quella di tutti gli altri. Sotto tutti cotesti aspetti essi rappresentano l’oggetto delle ricerche biologiche.
Come accade che gli individui siano cosí diversi sia esteriormente che intimamente? Perché il mio vicino ha gusti ed opinioni cosí differenti dai miei? Perché si comporta in una maniera che a me non piace? Perché io nelle sue condizioni avrei agito ben diversamente? Perché un individuo si sente portato per un genere di lavoro, un altro per un altro ed un altro ancora si sente attratto a non far niente? Perché in un laboratorio di psicologia, eguali esperimenti danno risultati dissimili ed incostanti, quando vengono fatti su individui differenti? Perché i figli sono cosí diversi dai genitori e tra loro? Cos’è che rende la condotta degli esseri umani cosí imprevedibile, cosí contradditoria, cosí straordinaria? Questi sono i maggiori problemi pratici della vita ed i piú interessanti in teoria.
Scarica gratis: Eredità biologica e natura umana di Herbert Spencer Jennings.