Consigli per le coppie che affrontano il XIX secolo possono risultare poco adatti alla coppie del XXI secolo. Ed in effetti questo manuale, scritto nel 1882 dalla popolarissima Cordelia (nom de plume di Virginia Tedeschi Treves) può sembrare al giorno d’oggi soltanto una curiosità collegata a un’epoca remota.

L’inconfondibile stile di Cordelia rende comunque gradevole la lettura, rivolta alle giovani spose affinché possano rendere sempre più salda la propria unione matrimoniale e non commettano errori nella cura della propria famiglia. Come la società dell’epoca dettava, alle fanciulle si suggerisce di appoggiarsi al marito per ottenere la protezione indispensabile a una donna; ma si ricorda alle stesse fanciulle che nel regno dei rapporti interpersonali e nella cura della casa e della famiglia, le donne si rivelano quasi sempre superiori agli uomini.

Cordelia esprime anche opinioni meno convenzionali, ad esempio, circa il ballo, attività che reputa importantissima nella fase dell’adolescenza, quando giochi e corse come nell’infanzia non soddisfano più. Il ballo infatti fornisce ai giovani un’opportunità di praticare l’indispensabile attività motoria, soprattutto se si balla di giorno ed all’aria aperta, come nelle feste campestri, e ricorda che in età giovanile nel ballo non c’è malizia, criticando così quegli adulti, che temono il ballo come possibile corruttore e vorrebbero negare questi innocenti divertimenti ai giovani.

I lettori di Liber Liber potranno anche oggi condividere ciò che Cordelia pensa a proposito della formazione, in ogni casa, di una vera e propria biblioteca familiare:

“E finchè non vedrò calcolare il libro qualche cosa di meglio che una quantità di carta ammucchiata, o cosa di semplice curiosità che appena letto non ci si pensa più, finchè non vedrò in ogni famiglia una sua biblioteca ricca di buoni libri, che apprezzerà come veri amici, in modo da esserne gelosa se li confiderà qualche volta in mani altrui, e premurosa di restituirli se le verranno prestati, mi pare che non potremo riguardarci come un popolo colto e civile.”

Articolo di Gabriella Dodero

Dall’incipit del libro:

Che cosa è un marito?… «Un povero infelice, destinato a trascinare per tutta la vita una pesante catena,» mi risponderebbe un giovane scapolo. Salvo poi a farsi legare con molta buona grazia, alla medesima catena, quando gli capiti una propizia occasione. «Un individuo d’una specie che si fa ogni giorno più rara,» direbbe invece un’affettuosa mammina, che possieda un bel numero di figliuole.
Una ragazza non direbbe nulla per timidezza, ma viceversa poi al marito ci penserebbe molto spesso e studierebbe tutti i mezzi possibili per riuscire amabile, simpatica, in modo da poter accaparrarsene uno. È naturale; per una donna il marito è quasi una necessità, è quello che le dà una posizione sociale e la porta alla luce del mondo; senza di lui, essa potrebbe pur essere un gioiello, un diamante di purissima acqua, ma come se incartocciato e nascosto nel cassetto d’un gioielliere; nessuno s’accorgerebbe del suo valore, della sua limpidezza, se non venisse posto a brillare legato artisticamente sopra un ricco diadema.

Scarica gratis: Dopo le nozze di Cordelia (alias Virginia Tedeschi Treves).