(voce di SopraPensiero)

Clemente Sparaco, boss napoletano, controlla tutti i traffici, i commerci, le attività che si svolgono nella sua zona. Ha appena sottratto una vecchia merceria al legittimo proprietario, che con ogni probabilità «è stato suicidato» dai suoi sgherri, dopo essere stato costretto a firmare delle cambiali a quattro zeri, per assegnarla al miglior offerente: Puccio D’Aniello, che di mestiere fa il «tuttaio» (capace di riparare ogni cosa, dal bottone staccato al telefonino). Un’operazione come un’altra. Senonché c’è una piccola complicazione: la figlia dell’ex proprietario, Rosa Bellella, dice di sapere come sono andate veramente le cose e ha dichiarato guerra aperta alla camorra; ma veramente può una semplice e sola ragazza mettersi contro il «Sindaco del rione Sanità» e sperare di non fare la stessa fine del padre? Non è certo questo il vero problema di Sparaco. Piuttosto, sembra impensierirlo quella ridicola e micidiale maschera di Pulcinella, saltata fuori dal nulla, che sta falcidiando a colpi di karate la sua squadra di delinquenti…
Questo romanzo d’esordio di Massimo Torre (e primo della serie di Pulcinella; a seguire: Uccidete Pulcinella, La giustizia di Pulcinella e Pulcinella sotto terra) si basa sulla figura di Pulcinella/Superman, uomo in costume che a mani nude affronta i nemici armati di tutto punto (non importa quanti), e gliele suona tra calci, paccheri e sberleffi. È amaro pensare che sia la logica conclusione di un’esperienza – quella del sud Italia, ma non solo – in cui la mafia non può essere sconfitta né dai singoli né dallo Stato, ci vuole per forza […] un superuomo. Sullo sfondo, la storia d’amore per una donna bellissima che non vuole arrendersi, e soprattutto non intende rassegnarsi alla falsa saggezza di chi vuole svendere la propria dignità in nome del «piatto di pasta da mettere a tavola».


M. Torre, Chi ha paura di Pulcinella?, ed. e/o, 2014, pp. 244, euro 15.

Articolo precedenteLessico deviante. Un saggio Città del sole di Patrizia Cecconi
Articolo successivoLe parole sono finestre [oppure muri]. Un’edizione Esserci sulla Comunicazione NonViolenta
Paolo Calabrò
Laureato in scienze dell'informazione e in filosofia, gestisco il sito ufficiale in italiano del filosofo francese Maurice Bellet. Ho collaborato con l'Opera Omnia in italiano di Raimon Panikkar. Sono redattore della rivista online «Filosofia e nuovi sentieri» e membro dell'associazione di scrittori «NapoliNoir». Ho pubblicato in volume i saggi: – Scienza e paranormale nel pensiero di Rupert Sheldrake (Progedit, 2020); – Ivan Illich. Il mondo a misura d'uomo (Pazzini, 2018); – La verità cammina con noi. Introduzione alla filosofia e alla scienza dell'umano di Maurice Bellet (Il Prato, 2014); – Le cose si toccano. Raimon Panikkar e le scienze moderne (Diabasis, 2011) e 5 libri di narrativa noir: – Troppa verità (2021), romanzo noir di Bertoni editore (2021); – L'albergo o del delitto perfetto (2020), sulla manipolazione affettiva e la violenza di genere, edito da Iacobelli; – L'abiezione (2018) e L'intransigenza (2015), romanzi della collana "I gialli del Dio perverso", edita da Il Prato, ispirati alla teologia di Maurice Bellet; – C'è un sole che si muore (Il Prato, 2016), antologia di racconti gialli e noir ambientati a Napoli (e dintorni), curata insieme a Diana Lama.