Secondo romanzo di Cheyney in cui il protagonista è Lemmy Caution, questo giallo fu scritto nel 1937 e comparve con il titolo originale Poison Ivy. In Italia fu tradotto (in maniera anonima) e pubblicato tra i Gialli Mondadori solamente nel 1951.
Lemmy è un agente dell’FBI che in questo romanzo si muove tra violenza ed ironia nel sottobosco malavitoso di New York, in mezzo a bulli e pupe, sparatorie, pestaggi e drammatici colloqui con donne affascinanti e, spesso, perfide. Il detective è sulle tracce di una banda interessata a rubare un carico di lingotti d’oro, in partenza da New York per l’Inghilterra, e non sono passate tre ore dall’ingresso di Lemmy in scena, sotto il falso nome di Rice, che già ci sono due cadaveri… che non saranno gli ultimi prima che il mistero sia svelato, e la giustizia trionfi, da entrambi i lati dell’Atlantico.
Osserviamo però come, all’epoca in cui fu scritto il romanzo, non ci fossero (ancora) state audaci rapine al treno in Inghilterra; la fantasia di Cheyney, come sappiamo, fu successivamente tradotta in realtà nel 1963, nella grande rapina sul treno Glasgow-Londra, che coinvolse un numero di malviventi di poco inferiore ai quaranta banditi assoldati dal “cattivo” Saltierra in questo romanzo.
La scrittura, tesa ed ironica, è resa dal traduttore spesso modificando il significato letterale delle espressioni iperboliche di Lemmy, che parla in prima persona nell’opera, in modo da risvegliare suggestioni altrettanto ironiche nel lettore italiano. Si legga ad esempio nel cap. I “utile quanto uno zampone di Modena a un rabbino”, che traduce l’inglese “a lump of pickled pork to a rabbi”. Il gergo americano della malavita, che Cheyney adotta senza nessuna sbavatura, nonostante il “suo” gergo per nascita sia il cockney londinese, è tradotto con il gergo della malavita italiana, dove l’arma si chiama “berta” e un pugno diventa un “papagno”.
Interpretato sul grande schermo da Eddie Constantine, popolarissimo interprete “ufficiale” di Caution in una serie di film girati negli anni Cinquanta in Francia, questo romanzo fu messo in scena nel 1953 per la regia di Bernard Bordenie, con il titolo La môme vert-de-gris, trasferendone però l’azione a Casablanca. Nel film, che fu un grande successo commerciale, si respirano i sentimenti ambivalenti della cinematografia francese del dopoguerra, affascinata e allo stesso tempo spaventata dal possibile predominio cinematografico e narrativo statunitense.
Sinossi a cura di Gabriella Dodero
Dall’incipit del libro:
Accidenti, come sono contento! Vi garantisco che il mio soggiorno dalle parti di Alliance, Nebraska non mi era affatto piaciuto: figuratevi che, a furia di darmi alla vita rustica in quella concimaia, mi era incominciato a crescere il fieno fra i capelli. Ma le vie dell’Ufficio Federale Centrale sono misteriose e imperscrutabili come quelle della Provvidenza, senza contare che, nell’anticamera del cervello, ho l’idea che i miei capi mi abbiano tenuto in questi luoghi inospitali perché passasse del tempo e si calmasse un po’ la cagnara che avevo suscitato col caso di Miranda van Zelden. Comincio a credere che per me ci sia in ballo qualcosa di grosso perché io ragiono cosí: se quelli chiamano un Myras Duncan da Chicago e lo mandano a New York per mettersi a contatto con me, non deve trattarsi di uno scherzo da bambini: dal momento che Duncan è un asso dei “G-Men” e si è buscato un mucchio di medaglie, a furia di ripulire i bassifondi.
Secondo me una vettura ferroviaria è il posto migliore per riflettere sulle cose. Da quando sono in questa vettura non ha fatto altro che lavorare di cervello. Tanta gente crede che la professione di “G-Man” serva solo a darsi delle arie e in fondo può anche essere vero; però vi garantisco che un tipino come me che ha un debole per la vita movimentata e anche, siamo sinceri, per menare le mani, non può fare a meno di chiedersi: che cosa capiterà stavolta a Lemmy Caution prima che termini la sua inchiesta?
Scarica gratis: Che tipo, quel Caution! di Peter Cheyney.