Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in si bemolle minore, op. 23 di Pëtr Il’ič Čajkovskij fu composto tra il novembre 1874 ed il febbraio 1875, e fu eseguito per la prima volta a Boston nello stesso anno con Hans von Bülow al pianoforte.
È uno dei concerti pianistici più eseguiti in tutto il mondo, celebre per la sua grandezza monumentale, ed è il più noto dei tre composti da Čajkovskij.
Il concerto venne inizialmente dedicato a Nikolaj Rubinštejn, direttore del Conservatorio di Mosca e pianista virtuoso, con il proposito che lo stesso Rubinštejn lo eseguisse per la prima volta in pubblico. L’accoglienza di questi fu decisamente negativa: criticò aspramente il concerto ritenendolo “banale, rozzo e mal scritto” oltre che “ineseguibile”, e pertanto chiese al compositore una sostanziosa revisione che venisse incontro ai suoi gusti.
Čajkovskij per tutta risposta si rifiutò di modificarne anche solo una nota, decidendo di dirottare la sua dedica su un altro grande interprete dell’epoca, il celebre pianista, direttore d’orchestra e compositore Bülow, che da parte sua definì l’opera “originale e nobile!”. Curiosamente von Bülow eliminò in seguito il concerto dal proprio repertorio, mentre Rubinštejn finì col dirigerne la première moscovita (con Sergej Ivanovič Taneev al piano) e ad eseguirne la parte solistica in numerose occasioni. La prima esecuzione del concerto avvenne il 25 ottobre del 1875 a Boston con Hans von Bülow al piano e Benjamin Johnson Lang a capo dell’orchestra. Il debutto in Russia avvenne invece una settimana dopo al Conservatorio di San Pietroburgo con il pianista russo Gustav Kross ed il direttore ceco Eduard Nápravník alla presenza del compositore.
Il concerto fu arrangiato da Čajkovskij anche per due pianoforti nel dicembre 1874; fu rivisitato per due volte dal suo autore, nell’estate del 1879 e poi ancora nel 1888: quest’ultima è la versione divenuta standard ed attualmente eseguita.
Sebbene Čajkovskij si fosse rifiutato di apportare all’opera quelle modifiche che Nikolaj Rubinštejn pretendeva, egli non si risentì quando in seguito il pianista Edward Dannreuther, che stava preparando la prima esecuzione a Londra, gli inviò una lunga serie di proposte di cambiamenti; cambiamenti che non riguardavano il tessuto musicale bensì la strumentazione. Čajkovskij non solo diede la sua autorizzazione, ma introdusse tutte quelle modifiche che Dannreuther suggeriva nell’edizione a stampa del Concerto; e altre ancora ne introdusse in una edizione successiva, dopo che ebbe avuto modo di ascoltare l’opera nella esecuzione di Aleksandr Ziloti. La versione che si ascolta generalmente oggi è, pertanto, quella di Čajkovskij con modifiche di Dannreuther e Siloti. Si veda questa nota ed anche la descrizione nel sito accademico “Tchaikovsky Research”.
L’opera, nonostante fosse stata predisposta per un lavoro tipicamente di derivazione occidentale, conserva in buona parte forme e timbri della musica popolare russa cui spesso Čajkovskij fa riferimento.
Note biografiche tratte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Concerto_per_pianoforte_e_orchestra_n._1_(Čajkovskij)
Trasmissione radiofonica: Berlin HdR Saal 1, 28 agosto 1961 (Archivio SFB / RBB)
Scarica gratis: Concerto per pianoforte e orchestra n° 1 in si bemolle minore, Op. 23 di Pëtr Il’ič Čajkovskij.