Ugo Santamaria
— Sire, prima d’impegnarmi pel racconto in questione, vi dirò essere io uno straniero nato in Cairo d’Egitto. Mio padre era sensale ed aveva acquistato ricchezze considerevoli. Io seguii il suo esempio
Eravi una volta a Gasgar negli estremi della gran Tartaria un sarto, il quale aveva una moglie bellissima. Un giorno mentre lavorava, un piccolo gobbetto venne a sedersi sull’ingresso della sua bottega…
Tre giorni fa, in una scura e fetida vanella d’un palazzo in via Tribunali, d’un subito, qualcosa cadde con un tonfo sordo, e spaventò i sorci che frugavano tra i cocci sparsi e le immondizie e i rifiuti di quelle famiglie borghesi dalle quali escono continuamente…
Eravi un tempo in Egitto un Sultano, grande osservatore della giustizia. Il Visir di quel Sultano avea due figli: il primogenito si chiamava Schemseddin Mohammed, e il cadetto Noureddin Alì. Il Visir loro padre essendo morto, il Sultano li mandò a cercare, e avendoli fatti rivestire entrambi di una veste di Visir…
Chi non ha maledetto i maestri delle poste, chi non li ha ingiuriati? Chi in un momento d’ira non ha richiesto loro il libro fatale, per scrivere in esso il proprio inutile reclamo per angherie, villania e negligenza?
C’era una volta un Re, il quale era proprio una persona tanto perbene, che i suoi sudditi lo chiamavano il Re buono. Un giorno, mentre trovavasi a caccia, accadde che un coniglio bambino…
L’operazione a cui la signora contessa aveva deciso di sottoporsi era di tale natura che faceva onore al suo delicato riguardo verso il signor conte.
Non si trattava veramente di una cosa grave; ma piuttosto di un incomodo che forse si sarebbe aggravato con gli anni…
Commendatore de’ credenti, la dama trucidata era mia moglie, figlia di questo vecchio, il quale è mio zio paterno. Ho da lei avuto tre figliuoli maschi tuttora vivi, e deggio renderle questa giustizia…
Da tanti anni il professore sognava di avere un camino: ne aveva fatto costruire uno nella sua villetta di Cervia, nel salottino d'angolo, coi mobili di giunco, ma faceva tanto caldo…