Home Autori Articoli di Ugo Santamaria

Ugo Santamaria

Ugo Santamaria
591 ARTICOLI 0 Commenti
Nei tempi antichi viveva un re le cui figlie erano tutte belle, ma la più giovane era così bella che lo stesso sole, che pure ha visto molte cose, si meravigliava ogni volta che i suoi raggi le sfioravano il volto.
Quando donna Mimma col fazzoletto di seta celeste annodato largo sotto il mento passa per le vie del paesello assolate, si può credere benissimo che la sua personcina linda, ancora dritta e vivace:
Dinanzi a una grande foresta viveva un boscaiolo con la moglie; avevano un’unica figlia di tre anni. Ma erano così poveri, che non avevano neanche il pane quotidiano e non sapevano che cosa dare da mangiare alla bambina. Un mattino il boscaiolo, pieno di preoccupazioni, andò…
Il dottor Guido Sormani diede un’occhiata all’orologio e fece il gesto d’alzarsi. La signora Carlotta Ivaldi gli pose la mano sul braccio e gli disse con uno sguardo supplichevole…
C’era una volta un povero contadino, che non aveva terra, ma solo una casettina e una figlia unica. Disse la figlia: «Dobbiamo domandare al signor re un pezzettino di terra». Quando il re udì della loro miseria regalò loro un angoletto di terra coltivabile che lei e il padre circondarono con una siepe, vi seminarono un pochino di grano e qualche albero da frutta.
La « Villetta Nadir » non aveva nulla che la distinguesse dalle tante altre villette, modeste e ad un solo piano, disseminate nei dintorni della metropoli. Era tuttavia ben nota da che vi viveva E. I. Sedana: l’astronomo e filosofo insigne. Il cancelletto cigolò lamentosamente e un individuo indistinguibile nel buio della notte ne uscì allontanandosi in fretta.
Gianni dopo aver servito per sette anni il suo padrone un giorno gli disse: «Signore, il mio tempo è compiuto, desidero tornare a casa da mia madre, datemi il mio salario». Il padrone rispose: «Tu mi hai servito fedelmente e onestamente; quale il servizio tale il salario e gli dette un pezzo d’oro grande come la sua testa.
Perchè aveva sposato il signor Cristoforo Zuccoli? ecco quello che si domandava la piccola Fania. Un brav’uomo, non c’è dubbio, un cuor d’oro, intelligente, studioso a modo suo, ma…
Una volta, si era nel cuore dell’inverno e i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina sedeva alla finestra incorniciata di ebano nero e cuciva. E mentre cuciva e guardava la neve, si punse con l’ago un dito e tre goccioline di sangue caddero sulla neve.