Ugo Santamaria
Ricordo sempre le visite che si facevano a comare Marghitta, nel suo antro quasi sibillino in fondo ad uno dei vicoli più stretti, tortuosi, pietrosi e pittoreschi della nostra piccola città.
C’era una volta un Re e una Regina, che avevano una figliuola bruttissima e contraffatta nella persona, e non se ne davano pace.
Lo spettacolo piú degno di contemplazione che ci si possa spiegare innanzi, quello è certo delle bellezze della natura, accompagnate dai portenti dell'arte e da illustri reminiscenze.
C’era una volta un mercante che era ricco sfondato. Aveva sei figliuoli, tre maschi e tre femmine; e siccome era un uomo che sapeva il vivere del mondo, non risparmiò nulla per educarli e diede loro ogni sorta di maestri.
Spadafora, uno dei pochi paesi rimasti lontani da ogni rete ferroviaria, ignoto alla carta del Touring perchè nessuna bicicletta e nessun automobile vi passa mai non essendovi nelle sue vicinanze cosa alcuna degna di essere vista…
Caro Farina, eccoti non un racconto, ma l'abbozzo di un racconto. Esso almeno avrà il merito di essere brevissimo, e di esser storico – un documento umano, come dicono oggi…
Il mio amico, poi ch’ebbe finito di parlare della fantastica creatura, mi disse:
— Cercherò di fare in modo che tu possa penetrare fino a lei, ma non creder troppo facil la cosa.
Keesh, che visse, molto tempo fa sull’orlo del mare polare, fu il capo del suo villaggio per anni numerosi, e prosperò e morì pieno di onori, col suo nome sulle labbra di tutti gli uomini.
Attendere una lettera! quanti pensieri, quanta gioia e quanti dolori si racchiudono in queste parole!...