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(voce di SopraPensiero)I diari del Maresciallo Maggiore Augusto Ciarpaglini, 1927-1922
Descrizione dei viaggi fatti dal Maresciallo Ciarpaglini in accompagnamento degli ultra mutilati e grandi invalidi di guerra degenti nello Ospedale N.° 6
A cura di D. Bragatto, L. Cappellari, A.M. Giachino, Edizioni FR, Ferrara 2013
Associazione Culturale di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri”, Ferrara – http://www.picocavalieri.org/
da: La pubblicazione dei diari, pp. 10-11
Il ritrovamento e la pubblicazione dei diari del Maresciallo Maggiore Augusto Ciarpaglini si devono ad una serie di fortunate e fortuite coincidenze. I diari consistono in cinque quaderni manoscritti, redatti con una grafia impeccabile, e praticamente senza alcuna correzione nel testo, corredati da 317 fotografie e cartoline per un totale di 340 pagine.
Raccontano i 168 viaggi che il Maresciallo Maggiore Augusto Ciarpaglini intraprese per accompagnare alle loro dimore in tutta Italia i grandi invalidi della Prima Guerra Mondiale ricoverati presso l’Ospedale di Rovezzano (FI) dal 1917 al 1922, percorrendo oltre 65.000 chilometri in treno, nave, a piedi, in auto e con mezzi di fortuna.
In essi vengono descritte le località attraversate, le persone incontrate, le avventure a volte tragicomiche, ma soprattutto sono interessantissimi i commenti, le opinioni, i pensieri che l’autore mette sulla carta così come gli vengono ispirati dal momento contingente. Non si riscontra mai una vena polemica, solamente una lucida e sincera disamina dei fatti o delle persone.
Evocato dai suoi racconti scorre un fiume di notizie, un mondo di indescrivibile sofferenza, una grande quantità di infiniti atti di umana misericordia e rispetto. Mai dimentica di sottolineare la pietà, la partecipazione, la generosità di coloro che incontra, né manca, non appena trova la forza di staccarsi per un momento dal suo doloroso impegno, di elogiare le bellezze naturali e artistiche che incontra, orgoglioso della sua identità di italiano.
Ora, a distanza di parecchi anni dalla prima notizia della loro esistenza, e dopo un certosino lavoro di revisione ad opera dei curatori, i diari vedono finalmente la luce, testimoni di un’epoca ormai lontana, ma ancora attuali per le testimonianze di umanità e di pietà nei confronti dei più sfortunati.