Archi di sangue, di Giuseppe PantanoDopo i successi de “Il tempo rubato” e de “La morte non ti lascia sola”, Giuseppe Pantano torna sulle scene editoriali della narrativa di genere con un nuovo romanzo, stavolta edito da Bre Edizioni.

Archi di sangue è un’opera leggermente diversa dalle prime due. Pur mantenedo la forte impronta digitale del giallo mozzafiato, questo romanzo ha una forte connotazione storico sociale che lo contraddistingue e lo “innalza” allo status di thriller-sociale.

Le caratteristiche ormai diventate strutturali di internazionalità e di umanizzazione dei personaggi (compreso quelli negativi), che contraddistinguono lo stile dell’autore, rimangono simili, ma stavolta l’opera compie un triplo salto mortale spazio temporale che proietta il lettore in tre epoche diverse.

La prima è il presente, cioè il 2018, quando comincia tutto. Una donna, di nome Antonia, che vive a Milano, s’accorge di essere pedinata da alcuni giorni da uno sconosciuto. Antonia è una donna infelice, perché subisce la frustrazione di avere un compagno violento, da cui recentemente riceve anche delle percosse. Ovviamente la donna si chiede chi sia questo individuo che la segue ma non ne parla col suo compagno Alberto, per paura della reazione di quest’ultimo. Antonia è una donna dal passato oscuro.

La seconda è il passato remoto, ossia gli anni ’60 di un piccolo paese dell’agrigentino: San Biagio Platani, famoso per le opere architettoniche temporanee, durante il periodo pasquale, conosciute come Archi di Pasqua o Archi di Pane. In quel luogo e in quel tempo avvennero fatti gravissimi, che saranno elementi portanti dell’intero romanzo.

Il terzo piano temporale, è rappresentato dagli anni ’80. In questi, c’è il ritorno in Sicilia di uno dei protagonisti, che vent’anni prima era stato costretto a scappare in America per evitare di pagare con la vita le accuse nei suoi confronti. In questi anni appunto, varie circostanze fanno avviare delle indagini per stabilire, dopo tanti anni, quale sia la verità.
La forte connotazione sociale di Archi di sangue si ritrova sia nella trattazione del tema “violenza sulle donne” che nella rappresentazione fedele e introspettiva della cultura italiana degli anni ’60, soprattutto in un profondo Sud che all’epoca strizzava l’occhio a istituti giuridici e comportamentali come il delitto d’onore o il matrimonio riparatore.

Il titolo dell’opera racchiude in sé i due elementi caratteristici del romanzo: il primo è un elemento storico-culturale-folcloristico-religioso. Archi sono gli Archi di Pasqua o Archi di pane, che sono strutture temporanee edificate durante il periodo pasquale da due congregazioni antagoniste in un paese dell’agrigentino, cioè San Biagio Platani. Le due congregazioni sono composte dai Signurara, ossia devoti al Signore, o Cristo Re, e i Madunnara, ossia i devoti della Madonna. E’ una tradizione che affonda le radici nel ‘700, quando, in un contesto feudale, ma al contempo profondamente religioso, si cominciarono a dedicare quelle opere strutturali a Cristo e alla Madonna con l’intento di combattere la povertà, attraverso le offerte dei beni della terra, in particolare pane e farinacei, ma anche frutti, legumi e altri prodotti tipici del luogo. Le due congregazioni si dividono corso Umberto I, che è la via principale del paese, per allestirla in maniera solenne e maestosa, l’una in competizione con l’altra, in una sorta di gara ad ottenere i maggiori consensi.

Il secondo elemento, e cioè il sangue, ha una doppia valenza: quella della violenza e conseguente sofferenza o morte che il sangue sta a rappresentare e per cui il romanzo può essere riconosciuto come un thriller, e poi quella dei legami parentali, che è anche il senso profondo che avvolge e stringe a sé le fila di tutto il complicato svolgersi degli eventi nello spazio e nel tempo. Tutto viene sapientemente incastonato dall’autore in un opera cadenzata di colpi di scena e di drammi coinvolgenti, che accompagnano il lettore dall’inizio alla fine di un romanzo davvero riuscito.

Sinossi

Caterina e Antonia: donne unite da uno stesso destino. Persone che, solo per il fatto di essere nate femmine, sono costrette a subire violenza. Sullo sfondo, lei, Giuseppina, l’eroina che combatte il mostro Carmelo. Che si adopera per salvare delle vite, che crede e lotta al fianco delle vittime. Una vicenda che inizia nel 1963 e si conclude ai giorni nostri e mette in evidenza come le cose non siano molto cambiate: il maschio padrone esisteva allora come oggi. E non importa se il violento è il tuo patrigno o il compagno, l’aggressività è da condannare. Sempre. Abusi e maltrattamenti che originano faide familiari, scandali e omicidi. Soprusi che danno vita a un thriller dove tante persone, troppi individui innocenti sono costretti a pagare anche a causa di forze dell’ordine corrotte, che non si fanno scrupoli a contaminare o nascondere le prove. Un giallo per rimarcare ancora una volta l’orribile piaga che dilaga anche nella società odierna.

Dove acquistare su web


Giuseppe Pantano

Giuseppe PantanoGiuseppe Pantano nasce a Roma il 27 settembre 1963. E’ laureato in Economia e Commercio e attualmente riveste la carica di Direttore all’interno del gruppo automobilistico Renault-Nissan-Mitsubishi. Dopo 4 anni di Ford e 25 anni di Nissan ora è a capo di un ruolo internazionale in seno alla sede centrale di Nissan a Parigi. Divorziato con 2 figli. Oggi vive a Milano con la compagna ed è un grande appassionato di tennis, sci e narrativa thriller/giallo.

Nella sua carriera ha avuto l’opportunità di viaggiare davvero molto, scoprire molte città europee e di vivere per anni a Parigi, imparando a conoscere in profondità le dinamiche di una azienda multinazionale di importanza planetaria.

“Archi di sangue” è il terzo romanzo del genere thriller, edito da Bre Edizioni. Ha gia pubblicato “Il Tempo rubato” in self publishing e “La morte non ti lascia sola”, edito da Another Coffee Stories. Ha già partecipato a svariate presentazione dei suoi romanzi, sia a livello locale, con pubblicazione degli eventi su Il Tirreno, ad agosto 2021, che nazionale, con la partecipazione alla trasmissione del TG5 “La Lettura” condotta da Carlo Gallucci.

Il suo profilo è presente su tutte le piattaforme social e la sua passione per il thriller viene diffusa anche attraverso il suo canale personale YouTube con migliaia di visualizzazioni.

Romanzi pubblicati

1) Il Tempo Rubato

Il Tempo RubatoMark Spencer è un Manager di successo e attento alle esigenze della sua famiglia. Qualcuno lo ha colpito con 8 coltellate profonde nel salotto della sua abitazione a Parigi. Chi lo ha colpito? Per quale motivo? Le ombre di un passato agghiacciante si intrecciano con un presente difficile e tormentato, in un’escalation di forti emozioni, di drammi, di delitti e di colpi di scena. L’uomo e il manager si ritrovano al centro di un vortice in cui l’inesorabile passare del tempo appare scandire il ritmo di un’ineluttabile destino che arriverà a chiedere conto del tempo rubato.

2) La Morte Non Ti Lascia Sola

La Morte Non Ti Lascia SolaGemma è una ragazza meravigliosa, solare e autentica.Una notte non fa ritorno in albergo dopo una serata in discoteca durante una vacanza a Ibiza con i suoi amici. Dov’è finita Gemma? Cosa le è successo? John Evans, padre della ragazza, entra nel panico e decide di correre sull’isola per cercare sua figlia. Droga, induzione alla prostituzione, alcol, divertimento e paura si mescolano con un ritmo al cardiopalma per tutta la durata delle indagini. Fino a quando un’ombra ancora più oscura non cala sul destino di Gemma. a rimestare nella melma del passato per svelare il mistero.