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(voce di SopraPensiero)
Annali d’Italia è una delle opere principali di Lodovico Antonio Muratori. In essa Muratori fece confluire tutte le notizie di sua conoscenza, a lui disponibili, sulla storia d’Italia, dai suoi inizi fino al 1750. Gli Annali contengono continui riferimenti alle moltissime storie anteriori che il Muratori aveva potuto consultare, sia a quelle pubblicate sia a quelle tramandate in forma manoscritta.
Il nome dato all’opera (“annali”) riflette l’impostazione e la struttura dell’esposizione: la storia, infatti, è raccontata anno per anno. All’inizio di ogni anno vi è la collocazione della narrazione nella sequenza degli anni dopo Cristo; segue, ogni volta, l’anno dell’indizione, il nome del papa regnante, con indicazione dell’anno di regno di quest’ultimo, il nome dell’imperatore seguito anch’esso dall’anno di regno.
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Annali_d’Italia.
Dall’incipit del libro
Con tutta l’ansietà di Pio II pontefice di far una spedizion memorabile contra de’ Turchi, giunti oramai colle tante loro vittorie e conquiste a minacciar fino la stessa Italia1, fin qui non avea potuto dar compimento all’ardente sua brama per cagion della guerra suscitata nel regno di Napoli, in cui anch’egli s’era impegnato. Ora che vide assicurato sul trono l’amico suo Ferdinando, ed atterrato Giovanni duca d’Angiò2, il quale nell’anno presente se ne ritornò a’ suoi paesi in povero stato, ma con fama di valoroso signore e molto dabbene; si applicò con tutto vigore a promuovere il disegno di far grandi imprese in Oriente. Nel dì 18 di giugno mosse da Roma, ed inviossi alla volta d’Ancona, città allora afflitta dalla peste, dove, secondo i concerti fatti, si aveano a raunar tutte le genti e navi destinate a procedere contra de’ Turchi, e che da tutte le parti della cristianità colà concorrevano. Lo stesso pontefice protestava e faceva sapere da per tutto di voler egli in persona montar sulla flotta per assistere ed animare i campioni cristiani3. Non mancarono maliziosi, i quali credettero tal voce un colpo di politica solamente per tirar gente a quell’armata. Aggiungono, che egli meditava di navigar solamente sino a Brindisi, e di quivi trovar pretesto di malattia, o di disunione, per tornarsene, finito che fosse il verno, a Roma. Ma il Cardinal di Pavia Jacopo Ammanati, che seco era, e descrive il suo viaggio, ci assicura4, essere stato verissimo il proponimento del pontefice. Arrivato esso papa ad Ancona, malconcio di salute, si fermò ad aspettar la flotta veneta, che dovea giugnere col doge stesso, cioè con Cristoforo Moro.
Il testo è tratto da una copia in formato immagine presente sul sito Internet Archive (https://www.archive.org/). Realizzato in collaborazione con il Project Gutenberg (https://www.gutenberg.org/) tramite Distributed Proofreaders (http://www.pgdp.net/).
Scarica gratis: Annali d’Italia, volume 6 di Lodovico Antonio Muratori.