Breve raccolta di poesie pubblicate nel 1936 in occasione del primo anniversario della morte della mamma. Ida Vassalini si interroga sul senso della morte e la specificità di questa sua introspezione viene da lontano, quando il fratello Ugo – spesso ricordato anche in questa raccolta – fu colto da morte prematura e violenta, disperso sul Carso durante la prima guerra mondiale.
I genitori cercarono invano le spoglie del figlio sul teatro della battaglia e anche questo è ricordato in queste poesie. Non solo quindi la morte di Ugo e l’inutile ricerca di senso nel suo sacrificio maturò in Ida Vassalini il rifiuto della guerra, ma anche un disorientamento riguardo all’interiorità, alla morte, alla fanciullezza, al ricordo.
Tutto questo contribuì certamente a condurre l’autrice sulla strada della filosofia orientale e alla traduzione del Bhagavadgītā (https://liberliber.it/autori/autori-b/bhagavad-gita/bhagavadgita/). È tramite questo quadro d’insieme che Ida Vassalini mantiene un dialogo con diverse persone a lei care e tra queste c’è sua madre, il ricordo della sua mamma, con la quale dialoga tramite queste poesie, tra emozioni e ricordi. Pur nell’accorato rimpianto scorgiamo la ricerca della strada per raggiungere la serenità che è però la strada del dubbio e questo rende comprensibili e apprezzabili queste poesie alle forme della spiritualità contemporanea. Come in altri suoi lavori l’autrice ascolta la voce dell’infanzia e della fanciullezza, qui soprattutto attraverso i suoi ricordi associati alla figura materna. Poeticamente si sente l’influenza pascoliana soprattutto nelle dinamiche poetiche della “contemplazione del ricordo”.
Sinossi a cura di Paolo Alberti
Dall’incipit del libro:
Nel decimo anno dal Tuo disparire
in un’oscurità, che a la mia vita
fu luce vera, il silente dolore
de la percossa anima mia s’effuse
in canto.
Era in quei canti la fraterna voce
che il puro sacrificio a la bellezza
eterna consacrava: or Tu perdona
se, per la voce mia, talor si spezza
in pianto.
Scarica gratis: In memoriam di Ida Vassalini.