Sulla educazione di sè stesso è un breve discorso di Gabriele Fantoni pubblicato nel 1868 e presentato dall’autore come un “Discorso autobiografico” che fa da “seguito” ad altre sue opere pedagogiche.

Lo scrittore vicentino racconta la sua vita a partire dalla sua nascita e affianca a questa narrazione varie riflessioni sul corretto modo di educare, ad esempio l’invito ai genitori a non nascondere il loro amore verso i figli. L’autore si sofferma più in generale anche a riflettere sui valori umani, tra i quali il valore della fede religiosa e quello della patria, quest’ultimo in lui presente fin dai moti del 1848.

Fantoni ricorda anche i suoi studi universitari di giurisprudenza e la sua passione per il canto e per i viaggi. L’autore poi parla dei suoi figli e di come dopo la loro nascita lui si è sentito cambiato e diventato migliore. Fantoni conclude questo scritto elencando le opere da lui scritte riguardanti vari argomenti, in particolare di storia e di pedagogia.

Sinossi a cura di Michele De Russi

Dall’incipit del libro:

Ad ogni minuto secondo, anzi con maggior frequenza dei momenti, la Natura più generosa del Tempo, dà ai mortali una vita.
Ciascun che nasce viene ad accrescere o diminuire la somma del bene umano: e ciascuno porta un segno del passato; una innovazione al presente; un mistero per l’avvenire.
In un’istante in cui il Tempo segnava l’ora nona pomeridiana del giorno sedici Febbraro milleottocentotrentatre, la Natura dal segreto di sua gestazione, e dal tempio dello Spirito ov’ella operava la prima volta, benignamente, spingeva me nell’oceano del mondo.

Scarica gratis: Sulla educazione di sè stesso di Gabriele Fantoni.