Pubblicato a Rimini nel 1795, il libro è l’opera più conosciuta di uno dei principali epigoni dell’Arcadia, e descrive le tappe di un itinerario da lui percorso lungo il Reno tra l’estate e l’autunno del 1787, principiandolo da Spira e concludendolo a Düsseldorf, con frequenti digressioni in barca. Se lo spirito è ancora quello, tipicamente settecentesco, del “grand tour”, i tempi del viaggiare inteso quale fonte di conoscenza come lo intendeva il secolo dei lumi sono ormai al tramonto, e il libro contiene non tanto l’accurata descrizione odeporica lasciata da un curioso viaggiatore mosso dall’intento di osservare, quanto le suggestioni scaturite dall’aspetto immutabile dello spettacolo naturale al contatto con i mutanti stati d’animo del proprio io: più che conoscere, qui il viaggiatore immagina, e lo fa sullo sfondo di contorni malinconici e in scenari tra il pittorico e il pittoresco che oggi collocano il Viaggio fra le prime e già valide manifestazioni del preromanticismo europeo.

Sinossi a cura di Giovanni Mennella

Dall’incipit del libro:

Io potrei dire di aver con voi fatto il mio viaggio sul Reno, su questo fiume, le cui rive già alquanto prima di Magonza formano una delle più pittoresche terre d’Europa. Guardando e notando io vi bramava pur meco; e talvolta ancora mi vi figurava al mio fianco; e così parevami di godere anche più, dividendo quei cari piaceri con un’anima sì pronta, sì gentile, sì esercitata nel contemplare ogni specie di bello come la vostra. Ma perchè sembri in qualche modo anche a voi di avere viaggiato meco, eccovi alquante lettere scritte per voi, e scritte in gran parte nell’atto stesso che venivasi navigando: nè lascio questa circostanza che può a voi raccomandarmi quanto alla esattezza, la quale se è il primo pregio in ogni scrittor di viaggi, in me potrebbe essere anche il solo.
Mal comprendo come queste rive maravigliose abbiano avuto finora sì scarso onore dai viaggiatori: perciocchè, tranne quello che ne scrive qua e là il sig. de Luc nel terzo e quarto volume delle sue lettere fisiche e morali sulla storia della Terra e dell’Uomo, poche e brevi sono le descrizioni che ne leggiamo1. E quantunque in quest’opera voi abbiate potuto pigliare idea delle più belle terre che questo fiume frammezza, nulladimeno io credo che non vi sarà affatto disutile la relazion mia per la diversa direzione che il sig. de Luc ed io abbiamo tenuto di quì viaggiando. 

Scarica gratis: Viaggio sul Reno e neʼ suoi contorni di Aurelio Bertola de’ Giorgi.