Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

L’ho fatto per odio – un’altra indagine di Tancredi Faust
L’ho fatto per odio – un’altra indagine di Tancredi Faust

Quando avevamo finito di leggere il romanzo precedente di Giuseppe Pantano già immaginavamo che l’autore non avrebbe aspettato troppo tempo per soddisfare la curiosità dei lettori nel conoscere il seguito delle gesta di questo giovane investigatore. Infatti, è da poco uscito, a distanza di sei mesi dal primo episodio, in tutte le librerie in versione cartacea e su Amazon in versione sia cartacea sia e-book, “L’ho fatto per odio – un’altra indagine di Tancredi Faust”, edito da Bre edizioni.

In questa sua opera Pantano effettua, con l’ormai proverbiale acrobazia spazio-temporale, un ulteriore salto di qualità nello stile narrativo e nell’uso sapiente dell’intreccio dei fatti raccontati. La storia ci ha catturato immediatamente. Un susseguirsi di flashback che illuminano per brevi attimi la memoria di una donna che si trova nel 1997, senza conoscerne il perché, tra i senzatetto di New York. Il lettore viene accompagnato in questo viaggio tra la realtà infame e malfamata della Grande Mela e i varchi di luce creati dai ricordi frammentari e brevi della donna. Scopre a poco a poco, con un crescendo di orrore e di abominio, il terribile segreto e l’indicibile genesi che hanno condotto Sonja in questa realtà parallela rispetto al suo passato e alla sua storia. L’ho fatto per odio è un giallo articolato e complesso, sconfinante nel noir, senza mai però distaccarsi dalla realtà e dal concreto mondo in cui viviamo.

Parallelamente alle vicende che coinvolgono la donna, la scena si sposta in Italia dove, qualche mese prima, durante l’estate del 1996, il romanzo racconta la quotidianità di Tancredi Faust. Il giovane, dopo il trauma della morte del padre e le vicissitudini legate alle indagini per portare alla luce la verità su quel delitto raccontate nel romanzo precedente (L’Urlo dei dettagli – La prima indagine di Tancredi Faust), trascorre le vacanze estive nel luogo dove ha risieduto per anni, insieme alla sua ragazza Giovanna, sua sorella Ludovica e sua madre Marina. Proprio in questo posto, Castiglione della Pescaia, Tancredi fa amicizia con una bambina di dieci anni di nome Nadja. Nota lo strano comportamento di Mila, l’adulta che accompagna la piccola, risentita e sospettosa ogni volta che Nadja parla con estranei. Gli amici carabinieri di Tancredi, cioè Stefano Matteucci, Gianfranco Bandini e Tommaso Esposito, già protagonisti delle indagini avvenute nel precedente romanzo per catturare il vero colpevole dell’omicidio del maresciallo Mario Faust, saranno coinvolti nelle indagini per svelare il mistero della smemorata di New York.

L’ho fatto per odio, come tutti i precedenti romanzi di questo autore, affronta un tema sociale profondo e attuale che funge da filo conduttore misterioso della storia e ne impreziosisce l’impianto narrativo. Assolutamente consigliato non solo agli amanti del genere giallo e noir ma anche tutti gli appassionati di storie emozionanti e verosimili.

Dove comprare

Sinossi

New York 1997, Sonja è una donna senza fissa dimora che torna alla base dopo una lunga giornata passata a rimediare del cibo. Al suo ritorno trova il suo migliore amico assassinato. Ma gli autori del delitto cercavano lei. Per quale motivo? Cosa può spiegare tanta efferatezza e l’accanimento nei suoi confronti? La sua memoria non l’assiste. Il suo passato è avvolto in una spirale di nebbia. In tasca ha solo un documento di identità e una carta d’imbarco di un volo Milano-New York risalente a due anni prima. A poco a poco, frammenti di ricordi emergono per svelare la terribile verità. Nel frattempo, Tancredi Faust con i suoi inseparabili compagni di avventura sarà chiamato in Italia a far luce sul mistero.

L’autore

Giuseppe Pantano
Giuseppe Pantano

Giuseppe Pantano nasce a Roma il 27 settembre 1963. È laureato in Economia e Commercio e attualmente riveste la carica di Direttore all’interno del gruppo automobilistico Renault-Nissan-Mitsubishi.

Dopo 4 anni di Ford e 27 anni di Nissan ora è a capo di un ruolo internazionale in seno alla sede centrale di Nissan a Parigi.

Divorziato con 2 figli, vive a Milano ed è un grande appassionato di tennis, sci e narrativa thriller/giallo.

“L’ho fatto per odio – un’altra indagine di Tancredi Faust” è il quinto romanzo dell’autore. Prima ha già pubblicato “L’Urlo dei dettagli – La prima indagine di Tancredi Faust” e “Archi di sangue” sempre con Bre Edizioni. I suoi primi due romanzi “Il Tempo rubato” e “La morte non ti lascia sola” sono stati auto-pubblicati e stanno ricevendo un grande riscontro di pubblico attraverso le recensioni su Amazon. Ha già partecipato a svariate presentazione dei suoi romanzi, sia a livello locale, che nazionale. Ha partecipato con due romanzi alla trasmissione “La lettura” condotta da Carlo Gallucci su TG5.

Il suo profilo è presente su tutte le piattaforme social e la sua passione per il thriller viene diffusa anche attraverso il suo canale personale Youtube con migliaia di visualizzazioni.

Contatti

Altre opere dell’autore

Il Tempo Rubato

Mark Spencer è un Manager di successo e attento alle esigenze della sua famiglia. Qualcuno lo ha colpito con 8 coltellate profonde nel salotto della sua abitazione a Parigi. Chi lo ha colpito? Per quale motivo?

Le ombre di un passato agghiacciante si intrecciano con un presente difficile e tormentato, in un’escalation di forti emozioni, di drammi, di delitti e di colpi di scena. L’uomo e il manager si ritrovano al centro di un vortice in cui l’inesorabile passare del tempo appare scandire il ritmo di un ineluttabile destino che arriverà a chiedere conto del tempo rubato.

La Morte Non Ti Lascia Sola

Gemma è una ragazza meravigliosa, solare e autentica.Una notte non fa ritorno in albergo dopo una serata in discoteca durante una vacanza a Ibiza con i suoi amici.Dov’è finita Gemma? Cosa le è successo? John Evans, padre della ragazza, entra nel panico e decide di correre sull’isola per cercare sua figlia. Droga, induzione alla prostituzione, alcol, divertimento e paura si mescolano con un ritmo al cardiopalma per tutta la durata delle indagini. Fino a quando un’ombra ancora più oscura non cala sul destino di Gemma. a rimestare nella melma del passato per svelare il mistero.

Archi di sangue

Caterina e Antonia: donne unite da uno stesso destino. Persone che, solo per il fatto di essere nate femmine, sono costrette a subire violenza. Sullo sfondo, lei, Giuseppina, l’eroina che combatte il mostro Carmelo. Che si adopera per salvare delle vite, che crede e lotta al fianco delle vittime. Una vicenda che inizia nel 1963 e si conclude ai giorni nostri e mette in evidenza come le cose non siano molto cambiate: il maschio padrone esisteva allora come oggi. E non importa se il violento è il tuo patrigno o il compagno, l’aggressività è da condannare. Sempre. Abusi e maltrattamenti che originano faide familiari, scandali e omicidi. Soprusi che danno vita a un thriller dove tante persone, troppi individui innocenti sono costretti a pagare anche a causa di forze dell’ordine corrotte, che non si fanno scrupoli a contaminare o nascondere le prove. Un giallo per rimarcare ancora una volta l’orribile piaga che dilaga anche nella società odierna.

L’urlo dei dettagli – La prima indagine di Tancredi Faust

Un efferato omicidio ai danni di un ragazzo di soli vent’anni e il grave ferimento della sua amica del cuore sconvolgono la tranquillità di Castiglione della Pescaia nel 1986. Le indagini coinvolgono, come principali sospettati, un gruppo di motociclisti in vacanza nella ridente località della Maremma toscana. Tra di loro si nasconde un pericoloso serial killer. Il maresciallo dei carabinieri, Mario Faust, è a capo delle indagini, ma viene anch’egli assassinato perché avvicinatosi pericolosamente all’identità dell’assassino. Suo figlio Tancredi, all’epoca dei fatti appena sedicenne, rimane sconvolto dalla terribile perdita, ma il suo destino è quello di tornare, a distanza di anni, ad analizzare i particolari che hanno incastrato l’uomo arrestato per gli omicidi. Qualcosa non torna. I dettagli che, solitamente sono considerati trascurabili, rappresentano una consistente onda d’urto una volta sommati e aiutano Tancredi, con la sonorità di un disperato urlo, a vedere la verità. È necessario scoprire il colpevole e dargli la giusta punizione, ma siamo sicuri che la vita non lo abbia già punito abbastanza? Cosa ha dovuto subire per diventare un mostro? Una personalità trasformata, una brutalità che si è accentuata con le sofferenze e con i soprusi: perché il bullismo va condannato. Sempre.