L’aria fu scritta appositamente per mostrare l’eccezionale potenziale vocale della futura cognata di Mozart, Aloysia Weber, allora diciottenne. Aloysia Weber, sorella maggiore di Constance Weber, futura moglie del compositore, aveva cantato altre arie di Mozart (Vorrei spiegarvi, oh Dio! K. 418 e No, no, che non sei capace K. 419). Mozart iniziò questo recitativo e aria a Parigi.
Stranamente, Mozart non completò la composizione fino a sei mesi dopo, al suo ritorno a Monaco, per essere inclusa nell’opera Alceste di Christoph Willibald Gluck. Il manoscritto datato 8 gennaio 1779 porta la dedica: “Scena per la signora Weber”. In termini di qualità musicali, tecniche e creative, Mozart è di gran lunga superiore a Gluck.
I soprani che sono in grado di affrontare quest’aria oggi sono rari e, di conseguenza, questo pezzo viene solitamente omesso dalle rappresentazioni dell’Alceste. Il pezzo è diventato un’aria da concerto, che viene cantata nei recital dai pochi cantanti che sono in grado di affrontare un’aria così diabolicamente difficile.
Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://fr.wikipedia.org/wiki/Popoli_di_Tessaglia!
Scarica gratis: Popoli di Tessaglia – Io non chiedo, eterni Dei, K 316 di Wolfgang Amadeus Mozart.