F. Montella
Bagliori d’incendio. Conflitti politici a Modena e provincia tra Guerra di Libia e Marcia su Roma
Con Prefazione di G. Albanese
MIMESIS, Milano-Udine, 2021, pp. 691, euro: 29,00

Incendio. Era questa una delle immagini che più di frequente venivano evocate, un secolo fa, per descrivere gli effetti dello scontro in atto tra le diverse fazioni politiche; uno scontro che stava travolgendo la città e la provincia di Modena. Sulle pagine dei giornali, nei documenti della Prefettura e della Questura, nelle aule dei Tribunali il fuoco ricorreva spesso come metafora di un mondo che stava finendo in cenere, per fare posto a qualcosa di nuovo, ancora indefinibile; ma la metafora del fuoco era potente perché traeva alimento dalla realtà del vissuto dei modenesi: agli incendi delle Camere del lavoro, delle leghe “rosse” e delle Case del popolo si rispondeva con il rogo dei fienili degli agrari. Le elezioni politiche del 1921, che videro la vittoria dei fascisti, si svolsero, come scrisse il settimanale dei socialisti, “fra violenze inaudite e bagliori d’incendio”. Quel voto sancì ciò che era sotto gli occhi di tutti: un enorme capovolgimento in atto. Nulla sarebbe stato più come prima.

Indice:

– Prefazione
– Introduzione
– Lo stato degli studi su violenza politica e origini del fascismo a Modena
I – La Guerra di Libia e le sue divisioni (1911-1913)
II – I conflitti tra interventisti e neutralisti (1914-1915)
III – La cesura della Grande guerra (1915-1918)
IV – Una difficile transizione
V – Forza pubblica, Esercito e magistratura nel dopoguerra
VI – Arditi, futuristi, fascisti e legionari fiumani nel 1919
VII – Ebrei contro ebrei
VIII – La svolta del 1920
IX – La violenza delle sinistre
X – La violenza squadrista
XI – La violenza: immaginario e autorappresentazione
XII – Il fascismo modenese nel 1921
XIII – Benzina sul fuoco
XIV – Quel che resta del giorno
– Appendici

Modena, Giovedì 20 gennaio ore 17.30
Sala Giacomo Ulivi. Presentazione del volume: