Uno dei più efferati crimini del XIX secolo, conosciuto anche come il “massacro di Pantin” dal nome della località nella quale furono ritrovati i cadaveri di sei delle otto vittime, fu quello compiuto dal giovane alsaziano Jean-Baptiste Troppmann ai danni della facoltosa e numerosa famiglia Kinck. La truce vicenda sconvolse non solo la Francia e non poteva mancare di toccare la sensibilità sempre un po’ grandguignolesca di Ulisse Barbieri il quale, mentre ancora il processo era in corso, diede alle stampe il libretto che oggi riproponiamo in edizione elettronica.

Si tratta innanzitutto di una vera e propria curiosità bibliografica: risulta infatti sconosciuto al sistema bibliotecario nazionale (OPAC SBN). Ulisse Barbieri, sempre necessitando di un minimo reddito di sopravvivenza, probabilmente cercò di sfruttare l’onda emotiva che il clamoroso fatto aveva suscitato nell’opinione pubblica. E lo fa a suo modo, con uno stile forse non impeccabile, ma sempre in grado di proporre al lettore la propria emozionalità che talvolta mette da parte la ricostruzione rigorosa risultando tuttavia coinvolgente e avvincente.

La vicenda di Troppmann – del quale Ulisse Barbieri sbaglia la grafia (forse anche questo errore scaturente dalla fretta giornalistico-editoriale di “battere il ferro fin che è caldo”) – è raccontata comunque in maniera aderente allo svolgimento dei fatti. Il giovane alsaziano aveva dapprima attirato il capofamiglia Jean Kinck in un tranello e lo aveva avvelenato. Ma il bottino si era rivelato troppo scarso. Il seguito dell’intricato piano ideato da Troppmann vede prima l’uccisione del figlio maggiore Gustave e in seguito di tutto il resto della famiglia – la signora Kinck al sesto mese di gravidanza e cinque figli – fatta eccezione per il più piccolo che la signora Kinck, per precipitarsi nella trappola ordita dal giovane alsaziano, aveva lasciato a una balia. Anche le sequenze del movimentato arresto di Troppmann sono narrate da Barbieri con fedeltà.

L’autore interrompe la narrazione mancando quindi di rendere edotto il pubblico sul finale della vicenda. Infatti il libretto si conclude con la promessa di dare alle stampe il seguito della narrazione alla fine del processo che era in corso quando il libro fu pubblicato. Non so se questa promessa fu mantenuta. Non trovo tracce, nonostante le ricerche assidue, del libretto che avrebbe dovuto raccontare della condanna a morte di Troppmann e dell’esecuzione con la ghigliottina. Strano però che Barbieri si sia lasciata sfuggire l’occasione di raccontare in maniera particolareggiata un’esecuzione capitale che, riferiscono le cronache dell’epoca, fu particolarmente movimentata.

Sinossi a cura di Paolo Alberti

Dall’incipit del libro:

Ognor novelle pagine del cuore umano, storie nefande che conturbano l’umanità e fanno dubitare della Provvidenza, si svolgono innanzi agli occhi del mondo.
Il progresso umano spingendo l’uomo sul turbinoso cammino della vita, quale ferve oggi con tutte le sue vertigini d’ambizioni, d’odj, e di irrequietezza affannosa, accomuna le grandi infamie coi grandi eroismi, e pare che oggi appunto si tocchi una di quelle crisi di cui l’umanità ha spavento.
Mai come ora si sono avvicendate l’una dopo l’altra le nuove di orribili massacri, di famiglie distrutte, di odj sfrenatisi in tutta la loro mostruosità, di cui riboccarono le cronache dei giornali europei. Da che ciò?… Si direbbe che il delitto ha delle strane attrazioni, che le società quando non possono ingrossare i massacri degli eserciti, abbiano bisogno dell’esterminio particolare. L’assassinio prende il posto della guerra: ai grandi assassini mancavano forse le occasioni per diventare grandi capi di qualche esercito. In mancanza d’un Napoleone I che massacrava mezza Francia sulle pianure di Watterloo e d’Austerlitz, abbiamo un Troupmann… un giovane dalla fisonomia dolce, dallo sguardo sereno, dal volto quasi imberbe…. lo si direbbe un fanciullo, ed ha sgozzata tutta una famiglia, ha atterrita l’Europa, ha fatto inorridire l’umanità, che si è trovata alla presenza d’uno di quei mostri che appajono talvolta sinistre meteore sulla sua superficie, e che farebbero sconoscere l’onnipotenza divina onde non farla complice di questi aborti della creazione.

Scarica gratis: Troupmann o L’assassinio della famiglia Kinck di Ulisse Barbieri.