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In questo breve testo del 1934 Pantaleo Carabellese discute la tesi se la filosofia sia scienza intesa o come scienza diversa da tutte le altre (basata sulla contraddizione che le altre scienze negano) o come scienza come tutte le altre. Nel primo caso la filosofia diventerebbe assoluta soggettività e sparirebbe come scienza.
Nel secondo caso la filosofia avrebbe presupposti non discussi da essa ma Carabellese nota che la filosofia discute proprio questi presupposti. Inoltre la spiritualità che costruisce la scienza ha dei fini che la filosofia deve sapere mentre la scienza ne prescinde. Dunque la filosofia non è neanche questo tipo di scienza.
Carabellese ritiene che la filosofia sia stata ritenuta per errore scienza a causa dell’errore del realismo, cioè si è sostenuto reale solo l’essere e non anche il sapere l’essere o coscienza o concretezza. La filosofia, in quanto riflessione sull’Oggetto puro di coscienza è quindi puro sforzo che dà concretezza ad essa invece che astrazione.
Sinossi a cura di Michele De Russi
Dall’incipit dell’articolo:
È un presupposto, pressochè pacifico, che la filosofia sia scienza; come le altre (anche se investente i loro principi, e quindi loro principio) per gli uni; diversa dalle altre per gli altri.
Si presume o si dice che il non ritenerla scienza sia un diminuirla, un toglierle rigore, un ridurla a dilettantismo che serva di riposo ad alcuni, di pretesto di lavoro ad altri.
É bene esaminare questo presupposto (il che non si può fare che in sede filosofica, sia essa scientifica o non): l’essenza della filosofia non può essere un presupposto; l’esame della essenza presupposta ci dirà se la vera essenza sia questa o altra.
E cominciamo con l’esaminare l’opinione di quelli che, a vostro libito, direte i più arditi o i più sconsiderati; coloro che ritengono che la filosofia sia scienza diversa da tutte quelle che si dicono anch’esse scienze.
È scienza speculativa, ed ha perciò, essa sola, come criterio logico il principio stesso della realtà il dialettismo antinomico, cioè quella opposizione, che nella logica astratta, cui tutte le altre devono ricorrere nel loro organizzarsi e svilupparsi, deve essere negata e sostituita col principio di non contraddizione. Antinomia, dunque, (contraddizione fattasi realtà) la filosofia; legge (realtà fissatasi escludendo la contraddizione) tutte le altre scienze.
Scarica gratis: L’essenza della filosofia di Pantaleo Carabellese.